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Belve, Carla Bruni: “Non sono figlia di mio padre. Ho sempre saputo di essere illegittima”

Carla Bruni, ospite a Belve, ha raccontato di come ha scoperto di non essere figlia di suo padre e di come i suoi genitori siano stati invisibili nella sua vita, tanto da non ricordarsi come si chiamano…

di Eleonora Galli | 2 Aprile 2024
Foto: Screenshot Rai Play

Carla Bruni, ospite durante la prima puntata di Belve condotto da Francesca Fagnani, ha raccontato della sua infanzia tra sfarzo e ricchezza, ma molto triste. I genitori della top model e cantante, dalle sue parole, hanno cresciuto lei e i suoi fratelli con molta libertà poiché costantemente distanti. Figlia di imprenditori, Carla ha vissuto sin dall’infanzia a Parigi, in quello che lei stessa ha definito un “castello”, ma con il costante sentimento di angoscia e ansia di non essere completa. E il motivo di questo suo malessere le è stato rivelato a 28 anni, pochi mesi prima che suo padre morisse.

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Carla Bruni e suo padre: “Non ero sua figlia. Dicendomelo mi ha fatto un regalo”

Carla Bruni ha infatti raccontato a Francesca Fagnani di non essere figlia di suo padre:


Non ero figlia di mio padre, e rivelarmelo è stato un grande regalo da parte sua. L’identità è una cosa seria, l’essere illegittimo ti lascia tale per tutta la vita quindi è stato complicato affrontarlo, ma me ne rendo conto solo adesso. Io lo avevo capito anche prima di saperlo e dopo ti rimane come un tatuaggio, permanente. Mio padre biologico si chiama Maurizio Remmert e saperlo mi ha riempito di gioia: non solo ho scoperto una persona deliziosa, ho anche trovato una sorella nuova. 

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Carla Bruni e il rapporto con i suoi genitori: “A volte non ricordo come si chiamano”

Così Carla si è sentita più libera a sapere di essere una figlia illegittima che a vivere con il dubbio sulla sua identità. Inoltre, la top model ha espresso un giudizio molto duro nei confronti dei suoi genitori affermando: “Io ho avuto molto dalla vita visto dall’esterno. Dall’interno ho avuto dei genitori molto buoni e affettuosi ma invisibili, talvolta non mi ricordo nemmeno del loro nome. Mi davano molta libertà, ma questa è pericolosa perché quando sei piccolo devi essere protetto. I miei genitori non mi hanno protetto”. E ha aggiunto di essersi sentita legittima solo grazie alla notorietà.

Carla Bruni e suo marito Nicolas Sarkozy: “Lui mi ha tolto l’angoscia”

Carla ha raccontato poi di essere riuscita a colmare la sua angoscia solo quando ha conosciuto suo marito, l’ex presidente Nicolas Sarkozy, presentato ad una cena con amici: “Ad un certo punto trovi una persona che riempie il vuoto e lui mi ha tolto l’angoscia. Mio marito mi ha protetta e mi protegge anche oggi, è stata la prima volta in cui mi sono sentita così”.

Carla Bruni e i presunti tradimenti del marito: “Non credo nell’adulterio”

Sui presunti tradimenti dell’ex Presidente Francese, Carla ha risposto di non esserne a conoscenza, ma di non credere nell’adulterio: “Mi piace essere fedele, sarei gelosa se scoprissi di un tradimento ma non lo lascerei, solo se lui fosse innamorato. L’adulterio è una cosa che succede, chi sono io per giudicare. Sopporterei il tradimento, solo se fisico, ma se si innamorasse non lo sopporterei, gli taglierei la gola. […] Non so se sia mai capitato, comunque è ancora vivo”.

Carla Bruni e l’alcol: “Ho problemi di dipendenza da quando sono piccola”

Tornando al suo passato da top model, Carla ha affermato con fermezza di non essere mai stata dipendente da sostanze stupefacenti, ma al contrario di aver sfiorato la dipendenza con l’alcol poiché “pericolosamente tendente”:


Ho smesso di bere, ho problemi di dipendenza a tutto da quando sono piccola. Lo zucchero, la sigaretta, l’alcol, non le droghe, ma a qualsiasi cosa, mi attacco. Io appena bevo un sorso sento un diavoletto caldo nella pancia che mi dice ‘dai continua, guarda come stai bene’, poi ‘sei simpatica, divertente, bevi il terzo bicchiere’ e ancora ‘bevi il quarto che devi dormire bene’, quindi non riesco a darmi un limite. L’alcol è fatto per le persone che hanno la moderazione, io non ce l’ho, l’aspetto.
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