Loredana Berté, ospite della prima puntata della nuova stagione di Belve, non ha trattenuto nulla, raccontandosi a pieno in tutte le sue sfumature ed eterne contraddizioni. Un fiume di verità che hanno toccato anche le sue burrascose storie d’amore: dalla relazione con Mario Lavezzi con “due anni d’amore e due di massacro”, al matrimonio con l’ex tennista Björn Borg – con cui la cantante sembra avere ancora qualcosa in sospeso, tanto da voler vincere Sanremo solo per andare a “rompergli le pa*** in Svezia” -.
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Loredana Berté e Borg: “Preferiva la cocaina a me”
Durante l’intervista che ha toccato tutti i grandi eventi della vita della cantante dai capelli turchini – dalla povertà al grande successo, fino al dolore della morte della sorella Mia Martini -, Loredana Berté ha parlato ampiamente del matrimonio con Björn Borg, avvenuto nel 1989 e finito nel soltanto tre anni dopo. Un rapporto burrascoso e malato, segnato dalla gelosia e dalla droga, come ha raccontato la stessa Berté:
Lui mi aveva preso di testa. Era gelosissimo, non mi faceva andare neanche dall’estetista. Preferiva far arrivare la mia estetista dall’Italia con il jet privato. Ci siamo spinti ogni oltre limite. Anche di fronte al dolore fisico non volevo dargliela vinta. Tra di noi era una sfida continua, era quello che mi piaceva.
E poi ha rivelato dettagli scioccanti sulle violenze subite dall’ex tennista:
Borg era pazzo. Aveva tre pistole in casa e si divertiva a puntarmele alla tempia. Una volta premette il grilletto e mi disse che era carica. Prima gli dissi ‘ma sei scemo’ e poi gli diedi una scarica di botte. Sono rimasta perché per me il senso di pericolo era eccitante.
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Berté Borg matrimonio finito dopo “che mi ha proposto di andare a letto con delle prostitute”
Inoltre, la cantante ha poi rivelato i motivi dietro la fine del matrimonio, in cui ha molto influito anche la dipendenza dell’ex tennista dalla cocaina: “Ad un certo punto, preferiva la cocaina a me e io non lo potevo accettare” ha rivelato Berté alla Fagnani. A cui si è aggiunto il tentativo di suicidio della cantante, nel 1991, descritto con “un gioco più spinto degli altri, l’ennesima sfida con il marito”. Tuttavia la conclusione definitiva è avvenuta quando Borg ha messo la cantante di fronte a richieste per lei inaccettabili:
Eravamo in Florida, tornata in albergo vedo che prende il telefono e chiama il room service. chiede due bitch, very bitch. Sono arrivate due, tutte vestite di pelle, con le fruste. Lui mi ha detto che dovevamo passare a un altro livello. Io ho chiesto: fare se*** con queste? L’ho preso, l’ho gonfiato di botte e me ne sono andata.
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