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Zucchero sul protocollo contro la violenza nei testi: “Non lo firmerei”. Ma di cosa si tratta?

In occasione della prima data del nuovo tour Zucchero ha preso una posizione netta contro la censura nella musica

di Redazione Rumors.it | 2 Aprile 2024
Foto: Ufficio Stampa

Anche in un mondo in continua trasformazione, il tema della censura resta una garanzia di acceso dibattito. Soprattutto da quanto la musica rap e trap è entrata ufficialmente nella propria Golden Age, c’è chi ha portato all’attenzione alcune violente criticità in merito allo slang utilizzato in questo genere. Nonostante il dibattito riguardi un genere musicale nello specifico, la messa in discussione del linguaggio nella musica ha suscitato l’indignazione di Zucchero, uno dei principali esponenti della corrente blues in Italia.

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Zucchero censura musica: “I politici dicono cose peggiori”

Partito il 30 marzo dalla prestigiosa Royal Albert Hall di Londra con l’Overdose D’Amore World Wild Tour, Zucchero è pronto ad approdare in cinque stadi italiani nel mese di giugno e, in occasione della prima data del tour, ha deciso di prendere una posizione netta nei confronti di tale dibattito che sta interessando il mondo della discografia. Il cantante, facendo riferimento al protocollo contro la violenza musicale proposto dal Sottosegretario alla Cultura Gianmarco Mazzi volto a limitare i testi violenti nella musica, si è detto contrario.

Il cantante ha espresso con fermezza il proprio dissenso, sottolineando che di fronte all’imposizione di una censura da parte della classe politica – a detta sua responsabile di spettacoli ben peggiori – ci sarebbe bisogno di una ribellione:

“Non credo che artisti come Francesco Guccini, Fabrizio De André o Francesco De Gregori sottoscriverebbero una cosa del genere. Non lo sottoscriverei nemmeno io. Possono farlo perché non c’è nessuno che si ribella. Ma c’è qualcuno tra i politici che a parole è meno violento di uno che scrive testi? Solamente il fatto di vederli in televisione è già una violenza terribile
Zucchero Londra
Foto: Ufficio stampa

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Protocollo violenza nei testi musicali: di che cosa si tratta?

Il protocollo contro la violenza nei testi musicali è una proposta emersa in seguito all’appello di personalità dello spettacolo, riguardanti la presenza di testi violenti e misogini nella musica contemporanea. Il Sottosegretario alla Cultura, Gianmarco Mazzi, ha proposto un dialogo aperto con gli artisti e gli operatori del settore per affrontare la questione. Mazzi ha evidenziato la necessità di coinvolgere attivamente il mondo della musica, le case discografiche e altri attori per sviluppare un protocollo che possa limitare la diffusione di testi violenti, preservando al contempo la libertà di espressione artistica.

E voi, cosa ne pensate?