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Ron Howard racconta il lato più umano di Pavarotti

E il suo rapporto speciale con Lady Diana Il pluripremiato team di film-maker che ha realizzato The Beatles: Eight Days a Week – The Touring Years passa ad occuparsi di un altro fenomeno musicale con Pavarotti, un racconto approfondito che non tralascia nulla della vita, della carriera e del lascito ininterrotto di questa icona musicale. […]

di Ruggero Biamonti | 18 Ottobre 2019
ZUMA Press, Inc. / Alamy Stock Photo

E il suo rapporto speciale con Lady Diana

Il pluripremiato team di film-maker che ha realizzato The Beatles: Eight Days a Week – The Touring Years passa ad occuparsi di un altro fenomeno musicale con Pavarotti, un racconto approfondito che non tralascia nulla della vita, della carriera e del lascito ininterrotto di questa icona musicale. Soprannominato “il tenore del popolo”, Pavarotti rappresentava una rara combinazione di personalità, genio e celebrità e utilizzava le sue doti prodigiose per diffondere l’opera come spettacolo capace di essere apprezzato da tutti gli amanti della musica. Grazie alla forza del suo talento, Pavarotti ha dominato i più importanti palchi del mondo, conquistando il cuore del pubblico.

Aveva una delle voci più spettacolari e uno dei cuori più espressivi della storia umana ma, nel documentario di Ron Howard, lo straordinario Luciano Pavarotti viene mostrato come mai prima d’ora: in un primo piano di incantevole intimità, scavando in profondità, al di là della gloria della sua musica e della forza del suo carisma, per metterne in luce le battaglie nella vita privata, il suo senso dell’umorismo e le sue speranze.  Rimandando ai temi universali che hanno mantenuto viva l’opera per tutto il XXI secolo – amore, passione, gioia, famiglia, perdita, rischio, bellezza – il film tesse il racconto di un uomo che scopre, si confronta e finisce per imparare a domare l’enormità monumentale delle proprie doti.

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PA Images/Alamy Stock Photo

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La voce dalle tonalità preziose di Pavarotti parla da sé.  Ma qui Howard si ripropone di rivelare l’uomo, imbattendosi incessantemente in un affascinante essere umano fatto di contrasti — che combina una leggerezza infantile a un’anima profonda, una forte lealtà nei confronti dell’educazione contadina e quell’enigmatico non so che grazie a cui solo alcuni raggiungono i confini di quanto umanamente possibile.

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“Più ne sapevo, più arrivavo a vedere Pavarotti come qualcuno che ha saputo dimostrare di poter vivere la vita con passione e con totale dedizione verso ciò che si ama”, dice Howard.  “Inizialmente ero completamente assorbito dalla portata del suo viaggio, questa carriera straordinaria, sempre ai massimi livelli, il successo su tutti fronti. Ma osservando la sua vita più da vicino, ho visto anche che ha dovuto sostenere l’impatto causato dai tanti rischi artistici presi.  Non mi aspettavo quel risvolto drammatico, che me l’ha fatto sentire estremamente umano”.

Brian Rasic/Hulton Archives/Getty Images