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Fiorella Mannoia e Vittorio Feltri: ennesima lite sui social

La cantante si scaglia contro Libero Il direttore di Libero Vittorio Feltri e la cantante romana Fiorella Mannoia non sono mai stati in profonda sintonia e questa volta è proprio la Mannoia che ha dato il via alle polemiche, con un commento su Facebook che non lascia molto spazio all’immaginazione. Il commento, infatti, recita: “Libero: carta per c**o”. […]

di Redazione di Rumors.it | 12 Ottobre 2017
Foto: Instagram

La cantante si scaglia contro Libero

Il direttore di Libero Vittorio Feltri e la cantante romana Fiorella Mannoia non sono mai stati in profonda sintonia e questa volta è proprio la Mannoia che ha dato il via alle polemiche, con un commento su Facebook che non lascia molto spazio all’immaginazione. Il commento, infatti, recita: “Libero: carta per c**o”.

Feltri ha preso subito la palla al balzo ed ha risposto alla Mannoia, tramite un post su Twitter , con parole non tanto da gentleman: “La Mannoia definisce Libero ‘carta da c**o’. Dato che lei canta col c**o sarà a proprio agio leggendolo”. A dare il la alla vicenda sarebbe stato il sondaggio proposto da Libero sullo stupro dei due carabinieri di Firenze, che recitava: “Voi a chi credete, alle studentesse americane o ai carabinieri?”.

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Ultimamente Fiorella Mannoia aveva già attaccato il giornale per i suoi titoli urlati. Un titolo in particolare aveva mandato su tutte le furie la cantante e cioè quello dell’incendio avvenuto a Napoli lo scorso luglio. Il giornale diretto da Feltri aveva infatti titolato: “A Napoli si bruciano da soli” con riferimento ai cori beceri che si sentono ogni tanto negli stadi italiani.

 

Un post condiviso da Fiorella Mannoia (@fiorellamannoia) in data:

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La Mannoia aveva commentato: “A Napoli non si bruciano da soli. Idiota! Indagate per sapere il perchè hanno bruciato quell’area, quali interessi ci sono, e chiedetevi da dove proviene la spazzatura che viene interrata, fate le inchieste, che sarebbe il vostro lavoro, invece di sparare titoli infamanti per un’intera città. Io penso che un po’ di vergogna non vi starebbe male”.

Lando Mattioni