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Sanremo non decolla, Michelle Hunziker tenta il salvataggio

La seconda serata si trascina stanca e affaticata Dopo un inizio fiacco e incolore ci si aspettava una seconda serata esplosiva. Così non è stato. La sessantanovesima edizione del Festival di Sanremo, quella dell’armonia, quella dello yin e dello yang, si trascina stanca e affaticata, e non trova il ritmo giusto. Claudio Baglioni, definito ieri […]

di Redazione di Rumors.it | 7 Febbraio 2019
Foto: Maurizio D'Avanzo/IPA

La seconda serata si trascina stanca e affaticata

Dopo un inizio fiacco e incolore ci si aspettava una seconda serata esplosiva. Così non è stato. La sessantanovesima edizione del Festival di Sanremo, quella dell’armonia, quella dello yin e dello yang, si trascina stanca e affaticata, e non trova il ritmo giusto. Claudio Baglioni, definito ieri Direttore Dittatore da un Pierfrancesco Favino più in forma che mai e rimasto sul palco troppo poco, è il padre di questo Sanremo. Questo festival è la sua creatura, il pieno compimento della sua idea di kermesse e di musica italiana, nel bene e nel male. Il pubblico in teatro lo ama e lo invoca, quello da casa forse meno. 

Come di regola, durante la seconda serata solo metà dei concorrenti si sono esibiti e ogni momento tra un artista e l’altro è stato riempito di siparietti tra i tre conduttori che purtroppo non sembrano essere riusciti a trovare una buona intesa. L’unico momento di brio di una serata francamente faticosa corrisponde con l’apparizione di Michelle Hunziker. Entra a sorpresa, Michelle, su un palco che l’anno scorso era stato suo, con un meraviglioso Armani Privè scomponibile.

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Foto: Maurizio D’Avanzo/ IPA

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Corpetto luccicante nero e gonna di tulle. Insieme a Claudio Bisio la bionda si esibisce in un pezzo iconico degli Elio e le Storie Tese: La Lega dell’Amore. I due cantano e ballano, Michelle si leva la gonna rivelando sotto un paio di pantaloni neri. La sua presenza sul palco fa rimpiangere la scorsa edizione. Tra gli ospiti di questa serata anche Marco Mengoni e Tom Walker, Fiorella Mannoia, Pio e Amedeo, coppia di comici foggiani, Riccardo Cocciante e Giò Di Tonno, che vinse il concorso canoro nel 2008 con l’indimenticabile Lola Ponce, Laura Chiatti e Michele Riondino.

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Una nota di colore interessante di cui vale la pena parlare è data dalle scelte stilistiche della donna protagonista di Sanremo 2019: Virginia Raffaele. Più sciolta e più a suo agio, Virginia arriva sul palco con un abito firmato Schiaparelli, casa di alta moda italiana fondata da Elsa Schiaparelli negli anni ’30 del novecento. Semplice e sobrio, l’abito è arricchito da una spilla preziosa. Il cambio d’abito più soprendente è certamente il secondo: un’esplosione vaporosissima di un rosso vivo firmata Atelier Eme, che la fa sembrare una rosa. In chiusura un secondo Schiaparelli, argento con applicazioni rosa e spalline importanti. 

Cosa possiamo aspettarci da questo festival non lo sappiamo ancora. Restano tre serate, tre serate in cui tutto può cambiare. Lo dimostra la classifica della Sala Stampa presentata stasera, che ribalta parzialmente il risultato della scorsa puntata e piazza un abitué dell’Ariston, Nek, nella parte a rischio della classifica preferendo a lui il trapper Achille Lauro. Un guizzo di modernità inaspettato da parte di un festival tradizionalista. 

Priscilla Lucifora

Foto: Maurizio D’Avanzo/IPA