Tra il rocker e il Presidente non corre buon sangue
Bruce Springsteen è ormai una vera e propria icona. Simbolo internazionale di quell’americanità spiccia e pratica, che ha a che fare con la terra e con la conquista, il musicista rock non ha mai fatto segreto della sua antipatia nei confronti dell’attuale presidente degli Stati Uniti d’America Donald Trump. Qualche giorno fa, ha rincarato la dose.
In un’intervista a CBS This Morning il presentatore, Gayle King, ha chiesto a Springsteen cosa ne pensasse di una recente apparizione di Trump, apparizione in cui il presidentissimo si è vantato di aver ottenuto la vittoria alle elezioni del 2016 senza l’aiuto di endorsement pubblici da parte di super star come Jay-z, Beyoncé e, appunto, Bruce Springsteen.
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“Sei sorpreso che parli di te dopo tutto questo tempo?” ha chiesto King. “Non molto. Tutto è possibile” ha risposto il musicista e, quando il suo interlocutore ha rincarato la dose, notando come molte persone siano preoccupate per il futuro degli Stati Uniti, Bruce si è detto molto d’accordo, definendo il tutto “spaventoso.”
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“La guida della nazione è stata messa nelle mani di una persona che non ha idea di cosa significhi. Sfortunatamente, abbiamo qualcuno che credo non riesca assolutamente ad afferrare a un livello profondo cosa vuol dire essere americani” ha concluso l’artista. Questa intervista fa parte della promozione di Western Stars, album di soundrack legato alla sua prima esperienza alla regia.
P.L.
