Diana poteva salvarsi: lo rivela il patologo che ha indagato sull’incidente
Purtroppo ancora nessuno conosce le precise dinamiche dei fatti che accaddero sotto al ponte dell’Alma di Parigi il 31 agosto 1997; la drammatica scomparsa di Lady D è oggi, a 23 anni dall’accaduto, avvolta nel mistero e molti dettagli sfuggono ancora alla nostra comprensione. Sono però sorte, negli ultimi giorni, alcune scioccanti rivelazioni in merito all’incidente, che forniscono nuovi indizi e suggeriscono che Lady Diana, quella sera, si sarebbe potuta salvare.
Il settimanale Oggi ha pubblicato una lunga intervista al Dr. Richard Sherpard, il patologo di fama mondiale al quale era stato dato il compito, delicatissimo, di indagare sulle circostanze della morte della principessa. Il medico ha rivelato che Diana sarebbe morta per un piccolo ma profondo strappo della vena polmonare, purtroppo non notato in tempo dai soccorritori che si sono concentrati nel soccorrere il bodyguard che la accompagnava, anch’egli in condizioni critiche.
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Foto: PrPhotos
Lady Diana incidente: un piccolo “strappo” nella vena polmonare non è stato notato dai soccorritori
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“Agli occhi dei soccorritori Diana era ferita, ma stabile perché poteva ancora parlare. (…) Nel frattempo la vena nel seno di Diana ha continuato a sanguinare e lei è svenuta. Durante il trasporto in ospedale il suo cuore si è fermato, ma è stata rianimata. Soltanto più tardi in sala operatoria è stato individuato il vero problema e si è cercato di chiudere la vena. Ma purtroppo era troppo tardi”, avrebbe fatto sapere il medico.
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Se i soccorritori fossero intervenuti immediatamente, si sarebbe probabilmente riusciti ad evitare il peggio. Un altro piccolo tassello, questo, che lascia però la vicenda ancora immersa nel mistero. Per anni molti hanno anche ipotizzato un possibile coinvolgimento della Royal Family in questi avvenimenti, ma non vi è nessuna prova. L’unica certezza attuale è che lo schianto del veicolo sarebbe stato causato dauna fuga precipitosa, dovuta ad una frotta di paparazzi all’inseguimento.
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