Paul McCartney attacca l’Italia sul mancato rimborso dei biglietti dei suoi concerti
Paul McCartney tra pochi giorni festeggerà 78 anni, ma la passione per la musica non ha età e lui non ci pensa proprio a fermarsi. Dal 2018 gira il mondo con i suoi concerti, i Freshen Up Tour. Doveva arrivare in Italia a Giugno per esibirsi il 10 a Napoli e il 13 al Lucca Summer Festival, ma il 7 maggio gli show sono stati annullati a causa dell’emergenza covid19.
Per evitare un collasso del settore dello spettacolo il governo italiano insieme ad Assomusica (l’Associazione italiana di promotori di musica dal vivo) ha emendato un decreto che consente ai possessori dei biglietti di chiedere un voucher dello stesso valore. Sir Paul ha criticato questa decisione e ha sbottato (in italiano) sulla sua pagina Facebook. “E’ veramente scandaloso che chi ha pagato un biglietto per lo show non possa riavere i loro soldi. Senza i fan non ci sarebbe musica dal vivo.”
Paul McCartney furioso: No ai voucher, restituite i soldi dei biglietti| LEGGI
scattata da DarkWorkX
McCartney: Bufera sui voucher di rimborso per il live irripetibile| SCOPRI
Dario Franceschini, Ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, attaccato dal cantante inglese per le decisioni, risponde. “Voucher valga solo per lo stesso artista. E’ evidente che la ratio della norma è che il voucher valga solo per un concerto dello stesso artista e che se questo non si terrà, lo spettatore avrà diritto al rimborso”. Lasciando intuire che se Paul non programmasse altre date italiane in un futuro più lontano – come hanno fatto Cremonini e tanti altri – per i fan sarebbe previsto il rimborso.
La cantante senese Gianna Nannini non ci sta al disappunto di McCartney e difende la sua Italia. Su Twitter si rivolge a McCartney e gli dice “Paul, caro Paul, Non abbiamo bisogno di te che bacchetti l’Italia. Invece di cancellare il tuo concerto cosa ci voleva a recuperarlo come facciamo noi e come fanno tanti artisti internazionali?”. Poi ospite da Radio Italia addolcisce i toni e la critica diventa invito: “Ti aspettiamo Paul vogliamo il tuo concerto!”, ma per il momento non è previsto alcun posticipo.
Gianna Nannini contro Paul McCartney: “La musica va aiutata” | GUARDA
A rispondere al perché il governo abbia scelto la via dei voucher ci hanno pensato le agenzie di promoting che si occupano di organizzare alcuni tour. Il governo ha pensato che il voucher sia lo strumento più adatto a garantire “il bilanciamento tra la legittima delusione del fan che non potrà assistere ad un determinato concerto e l’esigenza vitale di sostenere l’intera filiera dello spettacolo.” Si è trattato dunque di una mossa necessaria a dare aiuto a imprese che stanno vivendo una terribile crisi di liquidità per il lockdown. Dal 15 giugno saranno consentiti i concerti all’aperto per un massimo di 1000 fan, ma non è ancora il momento giusto per un concerto con i numeri Paul McCartney.
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