Dal Covid-19 ai racconti di amori giovanili
Di Taylor Swift sappiamo moltissime cose, forse persino troppe. Ad esempio, conosciamo tutta la sua storia sentimentale dai diciannove anni in poi. La maggior parte di questa conoscenza è merito (o colpa) dei giornali scandalistici, certo, ma deriva anche dalle sue canzoni. Non è un segreto che la biondina del pop abbia riversato nella sua scrittura molte delle sue esperienze personali, rendendole note al pubblico.
A ogni album della pop star, di conseguenza, parte il toto-fidanzati. Di chi parlerà questa canzone? Chi è il flirt nascosto nelle stratificazioni del testo, questa volta? Contro quale ex si sta scagliando? E se non si tratta di faccende amorose, allora, si tratterà di faide tra colleghi. Katy Perry prima, Kanye West e Kim Kardashian poi, TayTay non ha certo paura di lavare i panni sporchi in pubblico.
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Con Folklore però, l’ultima sua fatica discografica, rilasciata a sorpresa il 24 luglio, le cose sembrano essere decisamente cambiate. Al mutamento musicale, si passa da un pop caramelloso a uno più lento e folk, che attinge a piene mani dall’indie statunitense, si affianca il cambiamento nel modo di raccontare. Non più canzoni in primissima persona, ma storie con soggetti diversi, leggende e racconti avvenuti in un tempo sospeso, di sogno.
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Ad esempio, tre delle canzoni di Folklore (cardigan, august e Betty) parlano, su stessa ammissione della cantautrice, di un triangolo amoroso tra tre adolescenti, affrontando la vicenda dai diversi punti di vista dei protagonisti. Un altro brano, the last great american dynasty, racconta la storia di una ricca ereditiera a cui apparteneva una casa acquistata dalla stessa Swift e un altro pezzo ancora, seven, racconta di un’amicizia nata e conclusasi nell’infanzia, ma a cui a volte pensa ancora con affetto e nostalgia.
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Non manca, infine, un riferimento all’emergenza sanitaria mondiale. In epiphany Taylor Swift mette a confronto l’esperienza in guerra del nonno con quella dei dottori costretti ad affrontare la pandemia di Covid-19. Trincee e ospedali, in un continuo cambiamento di piani che disegna un parallelismo intenso e commuovente. Che Taylor Swift stia finalmente crescendo? Molti rimangono dubbiosi, e ipotizzano che tutti, o quasi, questi racconti siano metafore e allegorie sulla sua faida discografica con Scott Borchetta e Scooter Braun.
Priscilla Lucifora
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