Il cantante spagnolo insiste: “Vaccino obbligatorio decisione dittatoriale”
Stavolta punta il dito contro i vaccini e la loro eventuale obbligatorietà. Spesso sui social il cantante spagnolo si è esposto, con video che avevano come tema determinati argomenti delicati sulla pandemia. Una delle tesi più clamorose che ha sostenuto riguardava l’obbligo di mascherina. Il dispositivo sanitario è obbligatorio nei luoghi pubblici in cui non fosse possibile rispettare il distanziamento, ma il cantante aveva invece invitato i tanti “scettici” a riunirsi per una manifestazione, organizzata a Madrid poco tempo fa.
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Miguel Bosé coronavirus: stavolta è “no ai vaccini”
Oggi si scaglia contro i vaccini: “Premetto, non sono antivaccinista. Quando sono stato in Africa ho fatto vaccini contro la febbre gialla e altre malattie, così come da bambino sono stato vaccinato contro la polio e il vaiolo. Ma ci sono dei vaccini che non mi farò mai iniettare: quello contro il coronavirus è uno di quelli e spero che non ci sarà mai un obbligo, né tantomeno condizioni, come la possibilità di viaggiare o di mandare i miei figli a scuola”.
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“Se ci vogliono vaccinare obbligatoriamente, sospetto che ci sia qualcosa di dittatoriale dietro. Dobbiamo informarci e lottare, poi chi vuole vaccinarsi lo faccia per sua scelta. Ho informazioni sui rischi del contenuto dei vaccini, sono documentate dagli stessi accademici e scienziati che hanno studiato nelle stesse scuole e università di quelli che invece sono a favore dei vaccini”. Peccato che il cantautore non li spieghi, ma termina dicendo: “Non siamo complottisti, siamo persone che si sono informate hanno creato un proprio criterio. Non dico no ai vaccini, dico no a questo vaccino”.
Ruggero Biamonti
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