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George Clooney all’attacco: “Quel vile di Trump…”

Clooney inaugura il BFI London Film Festival 2020 con una diretta streaming George Clooney ha raccontato la sua carriera in streaming alla vigilia del BFI London Film Festival 2020, che si sta tenendo proprio in questi giorni (7-18 ottobre). In una conversazione di circa un’ora, ha rivelato molte opinioni in diretta dalla sua casa a […]

di Staff | 8 Ottobre 2020
Foto: PrPhotos

Clooney inaugura il BFI London Film Festival 2020 con una diretta streaming

George Clooney ha raccontato la sua carriera in streaming alla vigilia del BFI London Film Festival 2020, che si sta tenendo proprio in questi giorni (7-18 ottobre). In una conversazione di circa un’ora, ha rivelato molte opinioni in diretta dalla sua casa a Los Angeles. Il festival si terrà infatti totalmente online e ad aprire le danze è stato proprio il divo hollywoodiano. Le confessioni più scottanti emerse da questo evento riguardano una persona in particolare: Donald Trump. Il Presidente americano, secondo George, non smette di mentirci da anni.

Nella live l’attore si è donato con intelligenza e bellezza, che affascinano tutte le donne (ma anche gli uomini) del mondo. La frase su Trump non è passata inosservata, nonostante sia stata pronunciata quasi sottovoce e nascosta da un sorriso irresistibile. Anche l’epiteto usato per riferirsi al Presidente ha destato scalpore: l’attore l’avrebbe definito infatti “vile”. La coscienza politica del sex symbol è chiara: tiene fortemente ai diritti civili, alla libertà d’espressione, alla giustizia ed è fortemente pacifista. Non ci stupisce scoprire quale sia la vittima del suo commento.

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George Clooney contro Trump

Foto: A.M.P.A.S

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George Clooney contro Trump: l’impegno nei suoi film

Altro momento importante della diretta è stata la trasmissione di alcune clip in esclusiva di “The Midnight Sky”, il nuovo film che lo vede regista e protagonista, su Netflix da dicembre. Il film è di genere fantascientifico e tratto dal libro “Good morning, Midnight” di Lily Brooks-Dalton, in cui uno scienziato solitario si impegna per salvare l’umanità in un universo post-apocalittico.

Il cinema che ha visto Clooney regista è sempre legato all’impegno. Lo testimoniano “Confessions of a Dangerous Mind” (2002), “Le Idi di Marzo” (2015) e “Good Night, and Good Luck” (2011).  Anche da attore si nota questa linea di pensiero, seppure mischiata con l’intrattenimento, per lui fondamentale. Afferma infatti: “Io voglio sempre divertirmi, anche nei film dalle storie dolorose!”. Secondo il divo tutti noi dovremmo usare al meglio i mezzi che ci sono stati forniti. Per lui questo mezzo è il cinema, per tutti noi potrebbe essere Internet: l’importante è avere sempre coscienza.

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Così il George politico va a braccetto con quello più leggero. Alla fine della diretta, parla di alcuni registi con cui ama lavorare e che continuano sempre ad ispirarlo: i fratelli Coen, Alexander Payne, Steven Soderbergh, Jason Reitman, Wes Anderson. Da loro ha imparato il mestiere della regia. Non ci resta quindi che attendere l’uscita del suo nuovo lavoro, “The Midnight Sky”, da dicembre su Netflix.

George Clooney contro Trump

Foto: PrPhotos