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Massimo Giletti dopo le minacce dalla mafia: “Solidarietà? Poca, sono solo”

Il giornalista è finito sotto scorta dopo avere ricevuto minacce dai vertici mafiosi per l’impegno contro la criminalità organizzata, ma non si arrende: il 10 giugno su La7 la sua inchiesta contro la mafia

di giuseppe | 2 Giugno 2021
fonte: ufficio stampa

Massimo Giletti vive da circa un anno sotto scorta in seguito alle minacce ricevute dalla mafia, il giornalista non rinuncia però al suo ben noto impegno civile che ha espresso più volte e in vari modi, come dimostrato con la sua battaglia contro le varie criminalità organizzate.

Nonostante le intimidazioni, infatti, Massimo Giletti non abbandona il suo impegno contro le organizzazioni criminali che imperversano nel nostro Paese, e se le minacce ricevute mettono preoccupazione suscita in lui anche perplessità lo scarso sostegno ricevuto da colleghi e politici, che ci tiene a denunciare.

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Se infatti gli si chiede se ha ricevuto della solidarietà, la risposta, come riportato in un’intervista a Tv Sorrisi e Canzoni, è la seguente: “La verità? Molto poca. Ho avuto tanto silenzio. Ho comunque sempre pensato che anche il dolore e le delusioni fanno parte della ricchezza della vita. É chiaro che fa male. Non sono arrivati nemmeno messaggi pro forma che si fanno tanto per cortesia. E ci si sente soli”.

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Nonostante la ragionevole preoccupazione (“Ogni volta che esco di casa devo ricordarmi che c’è un rischio che mi aspetta. Un rischio reale, sono stato minacciato dai vertici della mafia. Nulla più è come prima”), Massimo Giletti non si arresta: il 10 giugno andrà in onda su La7 il suo reportage Abbattiamoli, con interviste esclusive all’ex uomo di fiducia dei boss Graviano, alla figlia di un boss ucciso dopo essersi pentito, al giudice Nino Di Matteo e al Capitano Ultimo.