“E quindi noi adesso senza di te cosa dovremmo fare…?” : ha iniziato così il suo flusso di coscienza, la sua ricerca di senso in una storia che non ha nessuna giustificazione e sembra assurda per la crudeltà con cui si è svolta. Alessandra Mastronardi ha dedicato un ricordo commovente alla cugina prematuramente scomparsa all’età di 32 anni: Valentina De Icco, parente dell’attrice napoletana, è deceduta a seguito di una malattia che dall’adolescenza ha minato la sua crescita, ovvero la sclerodermia.
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“Tu ora sei libera, tu ora puoi correre felice senza sentire la fatica, tu ora puoi sorridere senza sentirti in imbarazzo, tu ora puoi viaggiare oltre i confini, tu ora puoi tutto! E noi? Che dovremmo fare noi? Che restiamo qui, abbandonati, con questo vuoto che hai lasciato, freddo, improvviso, devastante”, si è sfogata Mastronardi condividendo il pensiero sui social ed esasperando il pensiero che nelle ultime ore ha logorato la famiglia, così spaesata dopo una grave perdita.
Foto :Ufficio Stampa
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Valentina viveva a Giugliano, città nei pressi di Napoli, vicino alla parrocchia di San Nicola dove giovedì 22 luglio si sono svolti i funerali e dove i presenti l’hanno ricordata come una persona solare, nonostante la malattia. “Valentina De Icco è ritornata nella Casa del Padre. Ragazza ricca di fede che da anni e con grande Pazienza, ha portato il duro peso della Croce. Sono vicino a tutta la Famiglia che sta vivendo questa terribile Prova”, ha scritto sui social don Raffaele Grimaldi, il parroco della zona.
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Alessandra Mastronardi cugina: la dedica commovente dell’attrice
“Dovremmo imparare dal tuo esempio, dovremmo godere di ogni attimo della vita, per te. Dovremmo ridere più forte così da farci sentire da te, dovremmo sognare più forte i sogni che non vivrai tu. Dovremmo amare più forte, ballare per te, guardare il mondo e viverlo tutto, per te. Non oggi però, sangue mio, guerriera della nostra famiglia, perdonami.” ha concluso Alessandra, straziata dal dolore della sua cugina, coetanea e amica. “Lo faremo, te lo prometto, ma oggi il freddo nelle ossa è più forte di tutto. Che la tua immagine resti impressa per sempre in questo universo tecnologico che forse, in qualche strano modo, vince anche la morte. A te”.
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