Una ex photo-editor di Vanity Fair, Rachel DeLoache Williams, ha citato in giudizio Netflix per come è stata interpretata nella serie di successo Inventing Anna. Rachel è stata infatti tra i personaggi reali raffigurati nella serie sulla vita della ‘falsa ereditiera’ Anna Sorokin, alias Anna Delvey. Nella causa la Williams ha affermato di essere stata rappresentata come “una persona avida, snob, sleale, disonesta, codarda, manipolatrice e opportunista”. Per ora, Netflix non ha ancora commentato queste accuse.
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La serie televisiva drammatica Inventing Anna è uscita su Netflix lo scorso 11 febbraio, dominando le classifiche in lingua inglese per tre settimane ed è stata nominata per tre Emmy Awards. La trama racconta la vita reale della truffatrice russa Anna Sorokin, la quale si è finta una ricca ereditiera tedesca, Anna Delvey e, oltre a rubare i cuori dei protagonisti della scena sociale di New York, ha rubato anche i loro soldi. Rachel DeLoache Williams è diventata amica della Sorokin nel 2016, ma ha iniziato a dubitare della donna quando le ha lasciato un conto da $ 62.000 per uno stravagante viaggio di sei notti in Marocco.
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Nel 2019, la Williams ha testimoniato in tribunale, affermando di aver avuto l’impressione che la Sorokin avrebbe ripagato tutti i conti e di aver sofferto di stress e ansia per il debito inaspettato. La Williams ha raccontato la sua versione della storia in un libro, My Friend Anna, e non ha invece collaborato con Netflix. Nell’azione legale presentata lunedì, l’avvocato ha dichiarato: “A causa della falsa rappresentazione di Netflix come una persona vile e spregevole, Rachel ha ricevuto migliaia di messaggi offensivi online, con un danno catastrofico alla sua reputazione“.
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Netflix Inventing Anna, Rachel William afferma: “Sono stati usati il mio nome reale e i miei dettagli personali”
Ha continuato: “Non si contesta il diritto di Netflix di avere un personaggio sgradevole e negativo, ma avrebbe dovuto dare al personaggio un nome fittizio, in modo che nessuno potesse credere che il personaggio fosse un ritratto della vera Rachel Williams. Netflix ha dato nomi di fantasia a molti dei protagonisti della serie, ma non ha offerto alla Williams la stessa protezione. Ha usato il nome reale e dettagli personali come il datore di lavoro, il quartiere e l’alma mater, e ha scelto un’attrice (Katie Lowes ndr.) che le somiglia molto”.