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Rai a mani legate. Pino Insegno condurrà Reazione a Catena: ma è tutto merito del contratto

Un buon contratto è tutto. Ma un ottimo contratto è meglio. Lo sa bene Pino Insegno che, dopo essere stato scartato per la conduzione de L’Eredità, ha ottenuto (in virtù del contratto blindato con Rai) la conduzione del game show Reazione a Catena

di Sara Radegonda | 14 Novembre 2023
Pino Insegno - Foto: Instagram @pinoinsegnoofficial

Nessuno mette Rai in un angolo. O meglio: nessuno metteva Rai in un angolo. Almeno fino ad oggi.

La televisione di Stato sta attraversando un periodo di profonda crisi, caratterizzato da flop clamorosi, programmi cancellati e conduttori in fuga; un circolo vizioso fatto di insidiose sabbie mobili da cui TeleMeloni fatica a rimanere a galla. E proprio in virtù dell’odierna instabilità, la Rai sembra diventata la vittima perfetta per i giochi di potere dei pochi conduttori rimasti. È il caso di Pino Insegno che, dopo aver firmato l’ennesimo flop dell’emittente con il suo anacronistico Il Mercante in Fiera (per cui arrivare al 2% di share sembra essere un’impresa titanica), ha visto sfumare la conduzione de L’Eredità – nonostante la stessa Rai avesse ormai confermato la sua presenza alla guida della nuova stagione. Una decisione che non è andata giù al conduttore, il quale ha deciso di dare battaglia: un Davide contro Golia, in cui a vestire i panni del malcapitato gigante è stata proprio la Rai.

Pino Insegno Reazione a Catena: il potere di un buon contratto

In seguito alla diffusione della notizia che Pino Insegno non avrebbe condotto L’Eredità, il manager del conduttore aveva rilasciato una dichiarazione in cui sottolineava come la Rai avesse le mani legate – con tanto minaccia, condita di risata beffarda, tra le righe: “Il contratto di Pino è blindato e riguarda la conduzione de Il Mercante in fiera e L’Eredità o un programma similare. Se gli propongono la conduzione di Affari tuoi va benissimo, ma se lo lasciano in panchina, ancorché pagato, allora ci muoveremo diversamente”. In virtù del super contratto firmato dal conduttore – perché un buon contratto è bene, ma un ottimo contratto è meglio -, la Rai si è trovata all’angolo ed è stata dunque “gentilmente costretta” a trovare a Insegno uno spazio adeguato nel palinsesto. Uno spazio che oggi ha finalmente un nome: Reazione a Catena.

Pino Insegno

Foto: IPA / Maurizio D’Avanzo

Nella prossima stagione dunque Pino Insegno tornerà a condurre il game show Reazione a Catena (lo aveva già condotto dal 2010 al 2013), prendendo il posto di Marco Liorni – a cui invece andrà la conduzione de L’Eredità. Inoltre, con il nuovo anno Insegno avrà la conduzione di un programma radio e potrebbe anche condurre una delle serate dedicate alla celebrazione del 70esimo compleanno della tv, che vedranno sicuramente in pista Carlo Conti e probabilmente Massimo Giletti – il cui ritorno in Rai è ormai ufficiale. In una confusione che emerge inevitabile, il gioco di sedie obbligato messo in campo dalla Rai è l’evidente tentativo di fare – disperatamente – il possibile, muovendosi in un equilibrio instabile, per evitare scelte clamorosamente sbagliate. Ma seppur a tentoni, sembra che la Rai stia cercando di reagire alla crisi – preferendo il moto, all’inerzia – danzando in questa allegria di naufragi.