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Tutti pazzi per Spollon, il discorso del suo Riccardo Bonvegna in Doc 3 è da stampare

Pierpaolo Spollon nella serie tv Doc – Nelle tue mani interpreta il medico Riccardo Bonvegna, che nella seconda puntata rivolge un toccante discorso ad una paziente che aveva perso una gamba

di Beatrice Anfossi | 19 Gennaio 2024
Foto: Ufficio stampa Rai

Pierpaolo Spollon, aka Riccardo Bonvegna nella fiction Rai Doc – Nelle tue manici ha abituato a momenti comici esilaranti ed altrettante parentesi di grande portata emotiva. Una delle sue migliori interpretazioni, però, è forse quella andata in onda giovedì sera su Rai 1, in occasione della seconda puntata del medical drama di ambientazione milanese. Questo il contesto: ad una giovane pallanuotista, ricoverata nel reparto guidato dal dottor Fanti (aka Doc), viene amputata parte della gamba sinistra a causa di una necrosi, provocata da una deviazione dell’aorta. Ed è proprio Riccardo ad assumersi l’onere di confortare la ragazza subito dopo l’intervento: lui stesso, infatti, più o meno alla stessa età della paziente, subì un’amputazione simile. All’epoca era stato un giovane Andrea Fanti a consolarlo, innescando in qualche modo in lui il desiderio di diventare medico. Ed è forse proprio con le parole pronunciate nella seconda puntata di Doc – Nelle tue mani, che questo cerchio si è chiuso.

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Bonvegna, infatti, dopo momenti di esitazione si decide a parlare con la giovane Laura – questo il nome della pallanuotista – che lo accoglie in lacrime aggredendolo con queste parole: “Sei venuto qui a vedere un mostro inutile?”. A quel punto Riccardo ribatte: “Inutile? E per chi? Inutile per la tua squadra, perché non potrai più fare un punto? Sì. Però puoi decidere di giocare in altri campionati. Quello che ti ha portato fino a qui, non è la tua gamba“, le dice Bonvegna, ma la testa e il cuore. Quindi si alza e le mostra la protesi che li accomuna: “Passerai dei mesi terribili, ma poi qualcosa cambierà. Un bel giorno ti sveglierai e ti accorgerai che non penserai più alla gamba persa ma alla vita persa. Perché ne stai vivendo una nuova”.

Quindi Riccardo mostra a Laura il supereroe con una gamba sola che all’epoca del suo intervento gli aveva regalato Fanti: “Questo me l’ha regalato una persona speciale. Nel biglietto c’era scritto: Se non puoi camminare, vola. E allora tu, Laura, nuota! Chi l’ha detto che non si può nuotare con una gamba e mezza?”. A quel punto, anche i più stoici probabilmente si saranno ritrovati in una valle di lacrime, come noi. E così Pierpaolo Spollon ci ha dimostrato di non saper solo far (molto) ridere, ma di avere un cuore grande così.