Dopo gli applausi di Soldi e il duetto su Brividi, Mahmood cambia ancora una volta pelle e sul palco del Festival di Sanremo 2024 porta Tuta Gold, un brano baile funk, diverso dunque dai primi due, che lo hanno portato alla vittoria. Per questo c’è da aspettarsi di tutto, dalla produzione al look. “Il ritornello è feroce, non cattivo, ma forte”, spiega durante la conferenza stampa di avvicinamento alla kermesse e, nel suo caso, di presentazione del nuovo album Nei letti degli altri, in uscita il 16 febbraio prossimo, con collaborazioni di primissimo livello e alcune novità dal punto di vista stilistico.
Sanremo 2024 Mahmood: la nascita del brano Tuta Gold
Il terzo Festival lo vede, considerando le scorse partecipazioni, di nuovo tra i favoriti e la pressione Alessandro Mahmoud la sente tutta, ma aggiunge: “Tornerei a Sanremo tutti gli anni. È il palco migliore per far conoscere la propria musica”. Tuta gold è parte di un percorso di crescita che lo ha portato a scrivere il nuovo disco, abbandonando qualche insicurezza e cercando di essere più sincero, soprattutto con se stesso, dice. La maturità emotiva gli ha permesso di scrivere un brano che mette insieme i ricordi del passato, rapporto col padre compreso, e presente, grazie alle nuove consapevolezze.
Foto: Frederik Heyman
Mahmood cover Sanremo: una scelta di cuore
Nel mezzo tanti cambiamenti nel modo di vivere le relazioni e altrettanti traslochi. Uno di questi l’ha costretto per un po’ a tornare a vivere da sua mamma: “Quando conquisti la prima libertà è dura tornare indietro. Quel posto ti sta stretto, ma io e lei siamo come Cip e Ciop”. E ancora: “Quando le ho detto di Sanremo è stata felicissima”. Il legame con sua madre torna anche nella scelta per la serata delle cover, di venerdì 9 febbraio, quando porterà sul palco Com’è profondo il mare di Lucio Dalla, insieme al gruppo sardo Tenores di Bitti, in onore della musica della terra di origine di sua madre appunto.
Nuovo album Mahmood: le anticipazioni su Nei letti degli altri
Si è parlato molto del nuovo album, intitolato Nei letti degli altri. Il letto, nell’immaginario di Mahmood è il luogo in cui si è se stessi, si portano le persone che si amano, si vive con i propri amici, il luogo in cui le cose accadono in sostanza. Le relazioni, non a caso, sono le vere protagoniste del disco, ma non solo d’amore si parla. In estrema sintesi le tracce esplorano i sentimenti a tutto tondo, con una forte connotazione autobiografica, pur assieme ad altri artisti che vi hanno collaborato, dal produttore Michelangelo (lo stesso che ha contribuito alla vittoria con Brividi), ai più giovani Chiello e Tedua, che con lui cantano in Paradiso. Un piccolo capolavoro, dice di questo brano l’autore. Capolavoro che si riflette nella cover dell’album, firmata da Frederik Heyman.
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