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Céline Dion torna a parlare della sua malattia e rassicura i suoi fan: “Nulla mi fermerà”

Celine Dion torna a parlare della rara condizione che l’ha colpita, la SPR.

di Redazione Rumors.it | 25 Aprile 2024
Foto: PBG / IPA

L’artista canadese Celine Dion, 56 anni, protagonista della copertina di Vogue France di maggio è tornata a parlare della lotta quotidiana contro la rara malattia che l’ha colpita, la sindrome della persona rigida. La sindrome, meglio conosciuta con l’acronimo di SPR, ha costretto la popstar ad annullare tutti i concerti e a ridurre al minimo ogni sua apparizione pubblica.

Celine Dion e la malattia: ecco come ci convive

In un’intervista rilasciata a Vogue France la popstar canadese racconta i dettagli e le emozioni provate durante il decorso della sua malattia. Dichiara di stare “bene” ma che la sua condizione richiede “molto lavoro”. Poi prosegue dicendo: “All’inizio mi chiedevo, perché a me? Perché è successo? Che cosa ho fatto? È colpa mia? La vita non ti dà risposte devi imparare a viverla. Per qualche motivo ho questa malattia, per come la vedo ho due scelte, mi alleno come un’atleta e lavoro duramente oppure smetto ed è finita”. Purtroppo l’artista al momento non è ancora guarita, ma non si scoraggia: “Non ho sconfitto la malattia, perché è ancora dentro di me e lo sarà sempre. Spero che troveremo un miracolo, un modo per curarlo con la ricerca scientifica, ma per ora devo imparare a conviverci”. Il suo sogno? “Riuscire a vedere di nuovo la torre Eiffel. Ho questa forza dentro di me. Niente mi fermerà”.

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Il documentario “I Am: Céline Dion” in arrivo su Prime Video

I Am: Céline Dion è un documentario diretto dalla candidata all’Oscar Irene Taylor, che sarà trasmesso in esclusiva su Prime Video dal 25 giugno 2024. Il documentario ci farà vedere da vicino le sfide che Celine Dion deve affrontare quotidianamente, trattando la questione in maniera intima ed emozionale. La stessa artista ha definito il documentario “una lettera d’amore ai fan” e spera di “cercare di aumentare la consapevolezza di questa condizione poco conosciuta, per aiutare chi ha la mia stessa diagnosi”.