La bellissima attrice Monica Bellucci si lascia andare al flusso incessante dei suoi pensieri e delle sue riflessioni sulla bellezza. Durante l’intervista al Corriere della Sera, ha presentato il documentario su Anita Ekberg, l’attrice svedese nonché musa di Federico Fellini. Ha commentato la Bellucci: “È stata una donna vittima di un tempo in cui se eri libera, se ballavi su un tavolo, se non avevi un uomo che ti proteggeva, qui ad Hollywood, la pagavi cara. È stata una donna trofeo, gli uomini con cui è stata si sono approfittati della sua luce. E anche un po’ il cinema, meraviglioso e creativo di quel tempo”. E quale miglior attrice se non la splendida icona degli anni 90′ per rappresentare un personaggio di tale calibro.
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“Per molto tempo la donna ha dovuto fare attenzione a non diventare madre, perché perdeva la sua identità come simbolo del desiderio” ha continuato nell’intervista: “Essere un’icona può essere pericolosissimo”. È evidente come l’attrice e modella italiana si sposi alla perfezione con gli ideali e i valori del personaggio che si è trovata a dover interpretare.
Monica Bellucci. Foto: PrPhotos
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Alla domanda, se il ruolo l’avesse in qualche modo potuta intimorire, data l’importanza dell’attrice in cui si stava calando, la Bellucci ha risposto con grande orgoglio: “Si ha sempre paura quando si interpreta un ruolo. Bisogna farlo in punta di piedi, con umiltà. Ma ero protetta e l’ho fatto con amore. E quando c’è l’amore, si svela sempre la magia“.
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Monica Bellucci Anita Ekberg: onorata per l’occasione
Conclude l’attrice: “Questo documentario è un piccolo gioiello ed è anche un ringraziamento. Tutti ci siamo concentrati sul cercare di ridonare a questa donna la luce che le è stata tolta. Ricordarla è stato bello. Non l’ho mai incontrata, ma della sua immagine potente si è innamorata l’intera società”. L’attesa cresce e non vediamo l’ora di poterci godere lo spettacolo: siamo certi non deluderà.
Ufficio Stampa
