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Il cinema italiano premia l’automobilismo

Stefano Accorsi miglior attore protagonista Il mondo dell’auto e delle competizioni esce vincitore dai David di Donatello, il premio più importante che ogni anno assegna il cinema italiano. Ad aggiudicarsi il David come migliore attore protagonista è stato infatti Stefano Accorsi, per il ruolo di Loris nel film di Matteo Rovere Veloce come il vento. […]

di Francesco Ippolito | 28 Marzo 2017

Stefano Accorsi miglior attore protagonista


Il mondo dell’auto e delle competizioni esce vincitore dai David di Donatello, il premio più importante che ogni anno assegna il cinema italiano. Ad aggiudicarsi il David come migliore attore protagonista è stato infatti Stefano Accorsi, per il ruolo di Loris nel film di Matteo Rovere Veloce come il vento. Una grande soddisfazione anche per Peugeot che da subito ha creduto nel progetto di un film italiano ambientato nel mondo del motorsport, mettendo a disposizione due auto mitiche per gli appassionati del mondo delle corse e delle auto sportive: la “grintosissima” 205 GTi 1.9 da 130 CV e la 205 Turbo 16, campione del mondo rally 1985 e 1986.
«È stata una grande emozione ai David di Donatello. Ci tengo a ringraziare Peugeot – dichiara Stefano Accorsi – che ha creduto in Veloce come il Vento e ci ha “prestato” la regina… la mitica 205 Turbo 16 evo II».

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Girato tra Imola, Matera e i circuiti di Monza e Vallelunga, Veloce come il vento vede, infatti, Stefano Accorsi vestire i panni di un tormentato ma talentuoso pilota con un grande istinto per la guida. Come già detto, coprotagoniste di Veloce come il vento sono anche due Peugeot che hanno fatto battere il cuore – e continuano a farlo – a generazioni di appassionati dell’automobile: la 205 GTI 1.9 da 130 CV ed ovviamente la “regina”, la 205 Turbo 16 da 400 CV. Quest’ultima, guidata da Stefano Accorsi in una gara clandestina mozzafiato ambientata tra i Sassi di Matera, è una vera e propria leggenda del rally che proveniva direttamente dal Musée de l’Aventure Peugeot di Sochaux.

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Per questo film, accanto al difficile lavoro sulla sua fisicità per restituire l’inquietudine del personaggio di Loris, Accorsi ha voluto anche imparare a guidare le auto da corsa per ricorrere il meno possibile a controfigure. Per l’occasione ha avuto un maestro d’eccezione: Paolo Andreucci, pilota ufficiale di Peugeot Sport Italia e nove volte campione italiano rally.

F.I.