Malinconica e misteriosa come il vuoto dopo la sua scomparsa
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Avrebbe compiuto 34 anni oggi, la bravissima Amy Winehouse, dal timbro inconfondibile, l’aurea malinconica e misteriosa, è una delle anime del soul che ci ha lasciato troppo presto. Immensa, era questo Amy Winehouse, ed è proprio l’immensità dell’essenza delle sue canzoni e della sua anima, l’eredità che ci ha lasciato.
Un’eredità fatta di parole e musica, di immagini e di scatti rubati che forse non avremmo voluto vedere, scatti che la ritraevano sfinita, fantasma di se stessa, distrutta dall’alcool e dalla droga e da un successo che non riusciva nè voleva gestire.
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Amy Winehouse ha lasciato i suoi fan e l’intero mondo della musica il 23 luglio 2011, quando è stata trovata morta nel letto della sua casa al numero 30 di Camden Square a causa del cosiddetto “stop and go”, ovvero dell’assunzione di una massiccia dose di alcol dopo un lungo periodo di astinenza.
Un vuoto incolmabile, poco tempo prima di morire, parlando della vita aveva affermato: “La vita è breve ed io ho fatto un sacco di errori. Ho avuto spesso un atteggiamento distruttivo. Facevo una cosa sbagliata dietro l’altra. Ho sempre detto che non sono una che si pente di quello che fa, che non chiede mai scusa e non si sente mai in colpa, ma in realtà mi sento in colpa per quello che ho fatto. Credo tuttavia che le cose succedano sempre per una ragione ben precisa.”
L.A.