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Arianna Mihajlovic: “Volevo andarmene con lui, ma ho resistito per i miei figli”

Arianna Mihajlovic ha parlato della depressione che l’ha colpita subito dopo la morte del marito Sinisa e di come ha resistito per i suoi figli…

di Redazione Rumors.it | 16 Febbraio 2024
Foto: Instagram

Arianna Mihajlovic e il marito Sinisa erano una coppia solida, sposati da quasi trent’anni e con una grande famiglia. Tuttavia, la loro vita ha subito una svolta quando Sinisa è stato colpito da leucemia. Nonostante la speranza di una ripresa sia stata sempre molto forte, la malattia ha avuto il sopravvento e Sinisa ci ha lasciati nel 2022. Dopo un periodo difficile di lutto, Arianna ha parlato del rapporto speciale con Sinisa e di come il Bologna, la squadra di calcio di lui, abbia rispettato il suo contratto anche dopo la sua morte.

Arianna Mihajlovic e la depressione: “Volevo andarmene con lui, ma ho resistito per i miei figli”

In un’intervista al Messaggero, Arianna Mihajlovic ha aperto il suo cuore sulla depressione che ha vissuto dopo la perdita di Sinisa: “Un professionista mi ha detto: Arianna, o ti rialzi per te e i tuoi figli, oppure ti lasci andare come Sinisa. Queste parole forti mi hanno fatto riflettere: vengo da una vita difficile, ma ho dei figli meravigliosi e ho deciso di vivere.” Parlando dell’esonero di Sinisa dal Bologna, Arianna ha riconosciuto il dolore di suo marito per questa decisione, ma ha elogiato il club per aver rispettato il contratto fino alla fine, dando a lei una certezza in un momento difficile. Ha espresso gratitudine per il sostegno ricevuto dal presidente Saputo, Bergamini, Fenucci, Marchetti, Di Vaio e Sabatini, riconoscendo il legame speciale con la città di Bologna e le persone che hanno condiviso il loro percorso.

Arianna Mihajlovic e il Bologna: “Hanno pagato fino alla fine del contratto”

Successivamente, Arianna affronta l’esonero di suo marito dall’incarico di allenatore del Bologna: “Sinisa non se lo aspettava e ne è rimasto molto deluso. Lui non avrebbe mai lasciato volontariamente il suo ruolo, perché la sua determinazione a combattere era unica. Il Bologna ha scelto un’altra direzione e io non posso biasimarli: hanno rispettato il contratto di mio marito fino alla fine, un gesto eccezionale che mi ha dato una certezza in un momento di confusione. Il presidente Saputo, Bergamini, Fenucci, Marchetti, Di Vaio: nessuno mi ha dimenticato, sono persone speciali in una città speciale. Anche con Sabatini c’era un rapporto incredibile.” Arianna sottolinea che la città non li ha mai lasciati soli: “Bologna ha avuto un posto speciale nei nostri cuori ancor prima della malattia. Durante i momenti difficili in ospedale e nei campi di allenamento, abbiamo avuto al nostro fianco persone straordinarie con cui condividere tutto”.

 

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