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X Factor, Lodo Guenzi al posto di Asia: “Me la sono sentita di accettare”

Iniziano i Live e Guenzi stocca l’Argento E’ un’edizione moderna e contemporanea quella di quest’anno di X Factor, che vede alla direzione artistica la new entry Simone Ferrari dopo l’abbandono di Luca Tommassini, che è approdato alla corte di Maria De Filippi per il serale di Amici. Inossidabile invece Alessandro Cattelan, giunto alla sua ottava edizione […]

di Ruggero Biamonti | 22 Ottobre 2018
Foto: Ufficio Stampa

Iniziano i Live e Guenzi stocca l’Argento

E’ un’edizione moderna e contemporanea quella di quest’anno di X Factor, che vede alla direzione artistica la new entry Simone Ferrari dopo l’abbandono di Luca Tommassini, che è approdato alla corte di Maria De Filippi per il serale di Amici. Inossidabile invece Alessandro Cattelan, giunto alla sua ottava edizione alla conduzione del talent show di Sky Uno, che sembra trovare sempre nuovi stimoli, come se ogni edizione per lui fosse la prima.

Manuel Agnelli alla guida delle under donna, Fedez a capo degli over, Mara Maionchi cui sono stati affidati gli under uomini, e Lodovico Guenzi con i gruppi, dovranno trovare il talento tra i talenti in un’edizione che fino ad oggi ha fatto parlare soprattutto per il “caso” Asia Argento, che ha lasciato, suo malgrado, il gruppo dei giudici dopo le accuse di presunte molestie che le ha rivolto l’attore Jimmy Bennet.

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Dopo settimane di voci e nomi, alcuni plausibili e altri davvero fantasiosi, sul possibile sostituto di Asia, che come giudice aveva positivamente impressionato per la sua verve, alla fine la scelta è caduta un po’ a sorpresa su Lodovico Guenzi che ha riempito il “posto vacante”, come lui lo ha definito. E con una certa ironia parla di Asia Argento: “La ringrazio perché nel suo messaggio di in bocca al lupo per il mio ruolo di giudice al posto suo Asia Argento mi ha chiamato biondino, così finalmente abbiamo risolto il mistero se io sia biondo o rosso”. Parlando di se stesso spiega: “Non mi sono candidato io, non mi sarei scelto come giudice, e pensando alla proposta che Sky mi ha fatto posso dire con molta onestà che io me la sono sentita e se la sono sentita tutti i membri de Lo Stato Sociale. Sono sereno e convinto di ciò che sto andando a fare”.

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Manuel Agnelli, parlando dei ragazzi in gara, è molto pragmatico e ha le idee ben chiare: “Vorrei riuscire a far sentire ai miei ragazzi musica nuova, quella che non hanno mai sentito e farli cimentare su cose nuove. Vedo nei ragazzi un’urgenza, una passione, una necessità di fare musica”. Fedez spiega invece che il suo lavoro quest’anno non facile: “Per parecchio tempo ho cercato di evitare la categoria over perché ritengo che sia la più difficile da gestire. Non abbiamo fatto un inizio in pompa magna ma stiamo recuperando. Per me questo è l’anno più stimolante proprio perché è il più difficile personalmente e artisticamente. Lo scorso anno pur essendo arrivato in finale con il mio team è stato per me un anno un po’ particolare a livello personale (forse riferendosi al matrimonio e agli impegni per le nozze), in questa edizione mi sento focalizzato nell’affrontare una sfida complessa per me, visto che gli over li ritengo per varie ragioni più difficili anche da formare”.

Mara Maionchi, con i suoi under uomini, nota una certa maturità tra loro, quasi inaspettata, e dice: “Li trovo più maturi della loro età, li ho scelti perché sono quelli che musicalmente mi sono piaciuti di più ma ora occorre lavorare per vedere i risultati”.

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Lodovico Guenzi che viene da una band, Lo Stato Sociale, ha il compito più difficile, visto che si ritrova a gestire un team che non ha selezionato lui ma Asia Argento. Fa tesoro però della sua carriera e del suo lavoro: “Le band mi piacciono, le avrei scelte anche io e soprattutto io che ho trascorso tutta la mia carriera in una band potrò dar loro il mio contributo e aiuto, perché le band sono sempre degli organismi complessi e come tali vanno analizzati è gestiti. Mi sento un po’ uno di loro”. Rispetto ai temi trattati da Lo Stato Sociale sul palco dei concerti, Guenzi sottolinea: “Vorrei in futuro vedere artisti capaci di prendere posizione, che vadano oltre il successo di una canzone. Negli Stati Uniti tutti sanno cosa pensano gli artisti di Trump, in Italia pochi cantanti esprimono le proprie posizioni politiche e pochi sanno come la pensano a livello politico e sociale. Non userò il palco di X Factor per dire le mie idee perché non è il contesto giusto e perché non vorrei togliere spazio ai concorrenti ma vorrei che i ragazzi imparassero ad esprimere tutte le loro idee”.

Anche quest’anno non mancherà Strafactor a fianco del vero talent: duetteranno insieme Elio e Pupo, un binomio esplosivo, talmente forte e surreale che rischia di rubare la scena ai 4 giudici di X Factor.