Appuntamento nello spazio per Cattelan
Ieri, nel corso dell’ultimo appuntamento di EPCC, Paolo Nespoli, l’uomo delle stelle che ha vissuto per oltre 300 giorni in orbita, a migliaia di chilometri di distanza dal nostro pianeta, intervistato da Alessandro Cattelan in prima serata su Sky Uno ha raccontato com’è il mondo visto da lassù. “Dallo spazio non si vedono confini”: parola dell’astronauta italiano per tre volte in orbita per le missioni spaziali.
Un mondo in cui “siamo tutti insieme”, un mondo senza confini se non quello dell’atmosfera, un mondo che da quella distanza e da quella prospettiva sembra perfetto, così racconta Paolo Nespoli a Cattelan: “Arrivi in orbita da terrestre e diventi extraterrestre, ed è la prima volta che guardi la Terra e dici: Quella è casa mia, guarda com’è bella, com’è unica, com’è delicata, con i fiumi, le città. Poi però pensi: Non è così delicata, è un pezzo di terra, siamo noi sulla Terra a essere delicati, perché se cambiano le condizioni la Terra rimane, siamo noi che spariamo, quindi dobbiamo stare attenti”.
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Si sono toccati temi delicati e Cattelan, ancora una volta, non ha sbagliato mira. “Sempre sul pezzo” direbbero alcuni. Eppure in un programma come il suo si è parlato spesso di argomenti delicati, trattati sempre con una nota d’ironia e leggerezza. Ma sui cambiamenti climatici non si scherza. L’argomento è serio, attuale e soprattutto preoccupante.
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Ancora tantissimi lo stanno sottovalutando, ma con l’aiuto e l’intervento dei governi, del mondo dello spettacolo e dei media sarà possibile sensibilizzare le masse. Paolo Nespoli nato a Milano, il 6 aprile 1957 è un ex astronauta, ingegnere e militare italiano. Con l’Esercito Italiano ha partecipato alla Missione Italcon in Libano fino al1984. A partire dagli anni ’90 viene assunto dall’ESA e nell’ottobre del 2007 è partito con lo Space Shuttle Discovery, STS-120, in qualità di specialista di missione. Durante la missione si è occupato del coordinamento delle attività extraveicolari relative all’assemblaggio del Node 2 – detto anche Harmony – nuovo componente multi-funzionale della Stazione Spaziale Internazionale che è stato prodotto da industrie italiane.
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