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Coronavirus, Pippo Baudo: “Non esco da un mese”

“A casa sono tranquillo, sogno di tornare in piazza ad abbracciarci” Pippo Baudo, ospite di Un Giorno da Pecora, su Rai Radio1, oggi ha raccontato come sta vivendo questo periodo di isolamento casalingo, causato dall’emergenza Coronavirus: “Sono a casa, tranquillo, non esco da un mese. Leggo, ascolto musica, cammino e guardo molta tv. Ieri sera, […]

di Ruggero Biamonti | 31 Marzo 2020
Foto: Mediaset

“A casa sono tranquillo, sogno di tornare in piazza ad abbracciarci”

Pippo Baudo, ospite di Un Giorno da Pecora, su Rai Radio1, oggi ha raccontato come sta vivendo questo periodo di isolamento casalingo, causato dall’emergenza Coronavirus: “Sono a casa, tranquillo, non esco da un mese. Leggo, ascolto musica, cammino e guardo molta tv. Ieri sera, ad esempio, ho rivisto Montalbano”.

Da uomo di televisione pensa che in un periodo come questo l’informazione ci voglia, anzi sia necessaria. Però anche un po’ più di intrattenimento non farebbe male, “per spensierare un po’”, e ha proposto di rivedere sul piccolo schermo grandi classici televisivi come Fantastico o Canzonissima: “Io l’ho proposto, sono i grandi show del sabato sera Rai. Si potrebbe rimandarli così come sono stati fatti, sarebbe un bello spettacolo, in quei programmi c’erano un sacco di ospiti internazionali, come Madonna”, ma anche il meglio di Viva Raiplay del suo corregionale Fiorello va bene.

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Foto: Mediaset

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Se molti Vip hanno confidato che passano questi giorni di isolamento forzato preparando dei succulenti piatti per sé e la loro famiglia, Baudo dice francamente: “No, sono negato. Non sono un uomo da cucina”. E non è propenso neanche alle autocelebrazioni: in questi momenti di pausa potrebbe rimettere in ordine i tanti premi che ha vinto, ma preferisce lasciarli appesi alle pareti.

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Ma cosa manca di più a Pippo Baudo in questa quarantena forzata? Il conduttore risponde con un po’ di malinconia: “Mi manca la possibilità di dire: questa pandemia è finita, torniamo in piazza ad abbracciarci. Spero di poter partecipare, un giorno, a questo rito” e la prima cosa che farà sarà “andare da mia figlia a Milano”.