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Carlo Verdone tra film, serie e solidarietà

L’attore romano ha conquistato il pubblico per la sua semplicità e spontaneità Nell’ultima serata del Bct Festival 2020 è stato reso omaggio a Carlo Verdone con il Premio alla Carriera, ricevuto in Piazza dopo essersi raccontato per oltre un’ora alla giornalista di Sky, Martina Riva, davanti al pubblico di Benevento e dopo aver ricevuto i […]

di Roberta Mazzacane | 3 Agosto 2020
Foto: Ufficio Stampa

L’attore romano ha conquistato il pubblico per la sua semplicità e spontaneità

Nell’ultima serata del Bct Festival 2020 è stato reso omaggio a Carlo Verdone con il Premio alla Carriera, ricevuto in Piazza dopo essersi raccontato per oltre un’ora alla giornalista di Sky, Martina Riva, davanti al pubblico di Benevento e dopo aver ricevuto i saluti affettuosi delle tanti attrici che hanno avuto il piacere di lavorare con lui nell’arco della sua lunga e florida carriera cinematografica. Al termine della serata lo stesso Verdone ha scelto, tra i suoi film, di far proiettare “Bianco Rosso e Verdone”, per rendere un suo personale ringraziamento ad Ennio Morricone, il grande compositore recentemente scomparso e autore della colonna sonora del film.

Nell’incontro con il pubblico di Benevento Carlo Verdone ha raccontato aneddoti e retroscena nel ripercorrere una carriera che dura da quasi 45 anni e che ormai è nella storia della cultura e del cinema italiano. Durante il racconto dei suoi personaggi più celebri, l’attore romano non si risparmia alcune imitazioni, come quella del suo professore di religione, che ha fatto piegare in due dalle risate i presenti in piazza. Non potevano mancare i riferimenti alla sua Roma, fonte di ispirazione dei suoi esordi: “Oggi non c’è più nulla di quello che c’era prima, a cominciare dai negozi, che sono tutti chiusi… prima c’era tutta un’umanità di artigiani, il vetraio, ferramenta, il calzolaio, il restauratore, c’era di tutto, un umanità varia… e i miei mi incitavano a guardarli perché vedevano che io ero un bravo imitatore di voci […] infatti scendevo giù al bar Mariani, luogo che mi è servito molto come punto di osservazione, in cui c’erano molti ragazzotti, da cui ho tratto i caratteri di molti miei personaggi”.

Photos: Roberta Mazzacane

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Arrivando ai tempi di Gallo Cedrone e della sua affinità artistica con Claudia Gerini, Carlo Verdone racconta alcuni retroscena mai svelati al pubblico, come quando dovettero girare il piano sequenza: “Non la potevo sbagliare questa scena, era molto lunga e la dovevo recitare in maniera supersonica, velocissima, perché il proprietario dell’appartamento, che era abbastanza pericolante, aveva detto di no dato l’appartamento non avrebbe tenuto il peso di una troupe, allora prendemmo una troupe leggera con macchine a mano e poche luci e non potevamo sbagliare. Facemmo una sola scena e tenemmo quella perché ero talmente concentrato, che quando ho provato a rifarlo la seconda volta mi sono fermato dopo un minuto, perchè sentivo che non poteva venire bene come la prima e quindi ci siamo tenuti, con un certo rischio, soltanto il primo ciak e c’è molta improvvisazione: l’80% delle cose che dico sono venute fuori al momento, tant’è che l’attrice si è dovuta mordere più di una volta la lingua per non ridere. Secondo me a livello recitativo questa scena è uno dei miei capolavori”.

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photos: Roberta Mazzacane

Carlo Verdone film, ma non solo, anche tanta solidarietà

Parlando delle emozioni più forti vissute dall’attore durante la sua vita e la sua carriera, Carlo Verdone ha voluto raccontare un episodio molto delicato: “Tempo fa stavo al bar e una signora mi chiede una cortesia, di andare a trovare la sorella che aveva pochi giorni di vita e aveva il desiderio di ringraziarlo, perchè nella terapia del dolore le ero stato molto vicino con i miei film… Commosso e angosciato, il giorno dopo vado a trovarla per un the pomeridiano, con un parallelismo con mia madre che negli ultimi tempi era diventata magrissima e sofferente… Trovo una bella signora, gonfia per il cortisone e con mille flebo e ho visto che mi sorrideva e mi ringraziava. Ci siamo messi a chiacchierare, io pensavo di dover stare lì 20 minuti, alla fine siamo rimasti 3 ore a parlare, in cui la signora mi ha raccontato tutta la sua vita e in quel racconto lei si era dimenticata i dolori atroci che aveva”.

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Nell’intervista per Rumors Carlo Verdone ha raccontato i progetti futuri, un libro, la serie “La vita di Carlo” e un nuovo film:

Verdone, uno degli attori e dei registi simbolo del cinema italiano, amatissimo dal suo pubblico, ha salutato la piazza dicendo che spera di tornare presto con altri film, sempre di buon livello e che possa piacere alla gente ancora una volta, promettendo che ce la metterà tutta.

Roberta Mazzacane