Dopo più un anno la vedova del cestista NBA risponde alle accuse contro il marito
Vanessa Bryant si scaglia contro Evan Rachel Wood. L’attrice di “Westworld”, di recente al centro dell’attenzione mediatica internazionale dopo le accuse di abuso fatte nei confronti del rocker Marilyn Manson, in un post condiviso all’indomani dell’incidente aereo che un anno fa costò la vita a Kobe Bryant e alla figlia 13enne Gianna, definì il divo del basket uno “stupratore”.
Il post si riferiva alle accuse di violenza sessuale avanzate contro lo sportivo nel 2003 da una 19enne che lavorava in un hotel in colorado. Kobe smentì ogni accusa, ammettendo di aver avuto un rapporto sessuale consenziente con la giovane donna. Le accuse vennero ritirate dopo che la donna si rifiutò di testimoniare contro l’atleta. In seguito ad una nuova accusa, le due parti raggiunsero un accordo privato.
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Evan, dopo la morte di Kobe aveva twittato: “Quello che è successo è una tragedia. Ho il cuore a pezzi per la famiglia di Kobe. Era un eroe sportivo. Ma era anche uno stupratore”. Il tweet fece parecchio rumore all’epoca, ma è soltanto oggi che Vanessa ha scelto di rispondere con un comunicato al vetriolo.
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“Il tuo tweet del 26/01/2020 è falso, insensibile, diffamatorio e oltraggioso, oltre che disturbato per usare un eufemosmo” dice la donna. “Comportamenti come questo fanno parte del motivo per cui neri innocenti vanno in prigione per crimini che non hanno commesso. Un’accusa non rende nessuno colpevole”. E per chiudere: “Tu non conosci i fatti del caso”