Noi di Rumors.it abbiamo avuto il piacere di incontrare Francesco Aquila
“In questa decima edizione hanno vinto i valori come l’amicizia, la famiglia, le origini” così Bruno Barbieri ha annunciato, nella puntata di ieri sera, la vittoria di Francesco Aquila, che si è aggiudicato il titolo di decimo Masterchef italiano. Un titolo che arriva insieme al premio e alla pubblicazione del libro di ricette “Francesco Aquila My Way” (Zio Bricco che ricette!), in uscita l’11 marzo.
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Durante il programma, l’aspirante chef ha spesso sottolineato l’importanza della figlia nella sua vita, infatti è proprio a lei che ha voluto dedicare il suo trionfo nel cooking show. Aquila è stato, sin dall’inizio, uno dei concorrenti a farsi più notare in quanto a capacità tecniche e di impiattamento, ma ha sempre sentito il peso dell’eterno secondo, sempre dietro al rivale Antonio. Lo switch vincente che lo ha portato alla vittoria è avvenuto in un momento di difficoltà: “Ho trasformato la mancanza di mia figlia in grinta anche perché partecipare a Masterchef voleva dire togliere del tempo a lei, quindi doveva valerne davvero la pena” ha raccontato lui stesso.
Foto: Sky
Francesco Aquila vince la decima edizione di Masterchef Italia | SCOPRI
Masterchef 10 vincitore 2021: il libro di ricette in uscita l’11 marzo
Un trionfo meritato soprattutto per la semplicità d’animo e la ricchezza di valori che Aquila ha saputo portare nella Masterclass. “Penso di aver vinto perché ho mantenuto un livello costante con una leggera crescita” afferma il vincitore mentre sottolinea di essere rimasto in buonissimi rapporti con Antonio e che la rivalità tra loro era del tutto genuina e stimolante, senza nessuna cattiveria di fondo. Francesco Aquila vince questa decima edizione così speciale, riportando in televisione l’importanza dei valori quelli veri e sinceri.
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Noi di Rumors.it lo abbiamo incontrato, ecco cosa ci ha detto…
Chef Cannavaciuolo ti ha detto “non hai mai negato un sorriso a nessuno, anche a chi poteva farti del male”, con chi avesti voluto condividere la finale?
Sono contento di aver condiviso la finale con Irene e Antonio perché, comunque sia, erano quelli più meritevoli. Sono dell’idea che sia nella vita che nel lavoro ci voglia meritocrazia – se vali meriti di ottenere quello che vuoi, non conta il resto. Quindi Antonio e Irene erano giusti per la finale, però se avessi dovuto scegliere avrei voluto affianco a me Eduard e Monir, perché con loro ho legato tantissimo.
Hai già dei piani concreti per il tuo futuro?
Ad oggi è come se fossi in un pianeta sconosciuto, in cui è tutto nuovo e da scoprire. Io so portare dei piatti, so gestire delle persone, so preparare un paitto di pasta ma questo mondo qui è nuovo. Sicuramente mi piacerebbe crescere professionalmente e non mi fermerò qui.
Sara Radegonda
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