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Masterchef 10, passione e gioventù: Irene, Antonio e Monir raccontano la finale

Noi di Rumors.it abbiamo incontrato i tre finalisti di Masterchef 10 Ieri sera si è conclusa una delle migliori edizioni del cooking show più amato di Sky, arrivato, quest’anno, alla decima edizione. Una finale in cui i protagonisti hanno dato prova di quanto imparato durante il percorso nella Masterclass con passione e determinazione, lanciando un […]

di Staff | 8 Marzo 2021
Foto: Sky

Noi di Rumors.it abbiamo incontrato i tre finalisti di Masterchef 10

Ieri sera si è conclusa una delle migliori edizioni del cooking show più amato di Sky, arrivato, quest’anno, alla decima edizione. Una finale in cui i protagonisti hanno dato prova di quanto imparato durante il percorso nella Masterclass con passione e determinazione, lanciando un messaggio di speranza e resilienza per tutto il settore. Monir, Irene e Antonio sono arrivati ad un passo dalla realizzazione del loro grande sogno ma si dicono soddisfatti e senza rimpianti.

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Antonio che è sempre stato il più determinato, racconta di essere entrato in gara avendo in mente solo la vittoria, ma di aver poi rivalutato i suoi obiettivi durante il percorso: “Volevo vincere e comunque mi dispiace di questa “sconfitta”, però capito che spesso gli obiettivi prefissati non corrispondono alla realtà e che le cose importanti sono altre, quindi ho deciso di lasciarmi andare facendo trasparire un po’ di più questo lato emotivo che poi ho portato fino alla fine”. Un cambio di rotta che ha influito anche nella scelta del suo menù finale, “in cui ho dato spazio ai sentimenti e ai ricordi più che ai tecnicismi” come racconta lui stesso.

Foto: Sky

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Masterchef 10 finalisti tra talento, determinazione e giovane spensieratezza

Le quote rosa di questa finale sono incarnate nella giovane figura di Irene, timida, sensibile, abile e determinata, che ha saputo mettersi alla prova anche se questo avrebbe significato rischiare il posto nella Masterclass. Nel suo menù finale è stato riassunto tutto il percorso di crescita – dal timido inizio all’esplosione finale – in cui, “ho avuto la possibilità di esprimermi a pieno, in quei piatti c’era Irene” racconta la giovane chef. La svolta è avvenuta nel momento in cui “ho scoperto cosa mi piacesse cucinare, perché sono entrata lì dentro con conoscenze molto superficiali”.

Morin, sopra ogni aspettativa, ha raggiunto l’obiettivo della finale grazie alla sua incredibile spensieratezza e quel “modo di non dare troppo peso alla vita”, come lo definisce lui, è stata la mia arma segreta che lo ha portato dritto alla finale nonostante le sue  difficoltà tecniche. “Masterchef per me è stato un gioco, un monopoli della situazione, mi sono goduto ogni singola prova e sono stato me stesso a 360 gradi senza filtri” racconta il vincitore morale di questa decima edizione. Nel futuro di Irene e Antonio ci sarà la cucina ma affiancata ai percorsi di studio già intrapresi, mentre Monir afferma di non sapere dove lo porterà il suo futuro perché “non so ancora cosa voglio fare da grande”, ma ho la consapevolezza di avere le capacità per farcela in questo campo.

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Al di là del percorso di crescita avvenuto in cucina, cosa vi ha colpito di questa esperienza televisiva?

Irene: Devo dire che, per fortuna, non mi sono mai sentita a disagio davanti alle telecamere quindi non ho avuto l’ansia del non sapere come comportarmi. Nel contesto televisivo mi hanno colpito, senza dubbio, i tempi perché tu cucini per tanto tempo e poi nelle puntate è tutto ridotto a mezz’ora. Però è estremamente affascinante perché mi è sempre piaciuta la parte di montaggio, mettere insieme i pezzi, quindi tutto il lavoro e il progetto che c’è dietro è fenomenale.

Antonio: Dal punto di vista televisivo mi ha colpito la professionalità di tutte le persone che lavorano nel programma. Tra l’altro per loro lo stress è stato forte in quel periodo perché stava arrivando la seconda ondata di Covid quindi la tensione era alta, ma sono stati tutti capaci di farci sentire a nostro agio, penso che sia una grande cosa. La cosa più bella che ho visto a livello televisivo, però, è stato Monir.

Monir: Come si è notato, non davo molto peso alle telecamere, non me ne accorgevo neanche. Mi sono comportato come mi comporto tutti i giorni. La produzione ha fatto un lavoro enorme e, nonostante abbiamo registrato in un periodo storico come questo, era come se non ci fosse. Non pensavo di fosse tutta questa professionalità dietro ad un programma televisivo.

Sara Radegonda