Continuano a piovere testimonianze sul caso di Denise Pipitone. A Mattino Cinque è intervenuto, in maniera anonima, un ex esponente delle forze dell’ordine, al corrente delle indagini sulla scomparsa della bambina. Si è parlato di errori e depistaggi durante le indagini sulla scomparsa di Denise, e l’intervistato ha confermato tutto ciò.
Alla giornalista, il testimone ha dichiarato: “Più che di depistaggi, direi che c’è stata una mancanza di piste. Al commissariato c’erano teste cercanti, ma non teste pensanti. C’era proprio una mancanza di idee, di dove andare a battere la pista. Nessuna cosa doveva essere tralasciata”.
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L’ex esponente delle forze dell’ordine procede dicendo: “La bambina non è stata cercata bene. Evidentemente non si è cercato nel posto giusto, che è da individuare in mezzo alle carte che già ci sono. Perché chiunque commetta un reato, lascia qualcosa di sé sulla scena del crimine. Bisogna solo individuarlo. Secondo me il sequestro della bambina doveva essere utile a qualcosa. Poteva essere merce di scambio. Quindi è probabile sia viva e magari in qualche parte del mondo, dove nemmeno conoscono la televisione italiana”.
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Denise Pipitone news: nuove dichiarazioni da un testimone
Grazie al ritorno del caso al centro dell’attenzione mediatica e grazie alle nuove tecnologie, sembra sempre più possibile l’apertura di nuove piste che potrebbero portare al ritrovamento di Denise, scomparsa lo scorso 2004 a Mazara del Vallo.