x

x

Massimo Giletti punta il dito: “Mi aspettavo un segnale da certi colleghi vicini”

Ospite di CartaBianca, Massimo Giletti non si trattiene e si lascia andare ad accuse nei confronti di colleghi che lo hanno abbandonato nel momento di maggiore bisogno, dopo le minacce di morte da parte della mafia

di Redazione Rumors.it | 16 Giugno 2021
Foto: Ufficio Stampa

Massimo Giletti ospite alla puntata di CartaBianca, in onda su Rai 3 nella serata di martedì 15 giugno, accenna ai suoi passi futuri, non nascondendo un sempre più sicuro addio a La7. Queste supposizioni si erano venite a creare già in precedenza, quando il conduttore aveva lasciato intendere la cosa a Non è l’Arena. Tra le altre cose, il giornalista racconta del suo percorso: “A La7 ho fatto quattro anni, un ciclo importante, non so cosa farò domani… Vengo da due anni molto duri e devo riflettere”, racconta.

Alessandro Cattelan: il Festival di Sanremo nel futuro del presentatore? |LEGGI

Giletti da un anno a questa parte, infatti, è costretto a vivere con la scorta, un’esperienza molto difficile da affrontare. Dopo che nel 2020 aveva letto i nomi dei detenuti che stavano per uscire dal carcere in seguito alle scarcerazioni dovute al rischio di contagio del coronavirus, aveva ricevuto delle minacce da parte del boss mafioso Giuseppe Graviano, che lo ha obbligato a munirsi di una scorta difensiva, oltre che convivere con la paura.

Massimo Giletti accuse

Foto: Archivio

Zona Bianca: il racconto della storia di Saman Abbas continua |SCOPRI DI PIÙ

Alle domande di La Annunziata per quanto riguarda un ritorno a Viale Mazzini, sul secondo canale, Giletti risponde: “Tornare in Rai? Urbano Cairo mi ha dato una libertà pazzesca, io faccio una tv dritta, senza scontri, con una dialettica forte”. Il ritorno quindi per accadere deve prevedere la garanzia di una totale libertà. Ma non è tutto, in questa sede Giletti si è lasciato andare ad una forte accusa ad alcuni colleghi, di cui fa nome e cognome, in relazione alle minacce di morte ricevute da parte della mafia: “Dopo le minacce mi sono sentito solo, amareggiato, perché mi aspettavo un segnale da certi colleghi vicini, penso a Lilli Gruber, Corrado Formigli, Giovanni Floris. Gli unici a farsi sentire invece sono stati Myrta Merlino ed Enrico Mentana“.

Notizia choc! Netflix ha acquistato “La Talpa” |LEGGI

Massimo Giletti accuse: i nomi di coloro che gli hanno voltato le spalle

Massimo Giletti, giornalista dall’età di 26 anni, si è subito affermato per la sua bravura e capacità, incominciando a condurre nel 2005 il programma L’Arena su Rai1, un programma di grandissimo successo che parlava di attualità, cronaca e spettacolo, portando anche nelle case degli italiani argomenti scomodi. Nel 2017 la Rai ha chiuso il programma, che è passato a La7 con il nome “Non è l’Arena”, nel quale gli argomenti diventano però più spinosi: mafia, ‘Ndrangheta, malavita, malapolitica, malasanità, ingiustizie. Così, con questa conduzione, il giornalista è presto entrato nel mirino di figure malavitose.

 

 

Visualizza questo post su Instagram

 

Un post condiviso da Massimo Giletti (@mgilettifanclubofficial)