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Caro Amadeus, non tutti vogliono venire da te a Sanremo. E va bene così

Jannik Sinner ha fatto la storia due volte: una per aver vinto gli Australian Open e la seconda per aver rimesso l’ego di Amadeus al suo posto. Perché caro Amadeus, non per tutti “Sanremo è Sanremo”…

di Sara Radegonda | 31 Gennaio 2024
Foto: Comi/Terenghi / IPA

Sanremo è Sanremo. Ma non per tutti. Ed era ora che qualcuno lo dicesse ad alta voce, senza la paura di essere additato come eretico o non degno di far parte del Paese. Meglio ancora se a sottolineare ciò, è l’uomo del momento.

Non lo si credeva possibile, ma Jannik Sinner sembra aver fatto la storia due volte nel giro di pochi giorni: una per essere il primo italiano ad aver vinto gli Australian Open e la seconda per aver rimesso lo spropositato ego di Amadeus al suo posto. Perché se il soggetto dell’indignazione è stato il giovane tennista – messo alla gogna social per aver rifiutato l’invito plateale al Festival di Sanremo 2024 -, in realtà ad aver peccato di presunzione è stato proprio il padrone di casa dell’Ariston (anche se per l’ultimo anno).

Jannik Sinner invitato a Sanremo 2024? La reazione del tennista spiazza Amadeus

Jannik Sinner

Foto: Instagram

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Amadeus Sinner Sanremo: quel no che fa bene a tutti

Amadeus, nel suo pubblico invito al campione, ha evidentemente dato per scontato – seppur in buona fede – che chiunque aneli a salire sul palco di Sanremo, dimenticando che è legittimo non esserne interessati. Soprattutto se sei uno sportivo e hai altri obiettivi, ben lontani dal voler entrare a far parte dello show business. Un pensiero che ha attraversato anche il direttore artistico, tanto da spingerlo a ritrattare l’invito per placare l’ondata di polemiche che hanno investito lo sportivo e salvare la faccia: “Non volevo metterti in imbarazzo, se deciderai di non venire capirò” ha dichiarato Amadeus al Tg1 e con la coda tra gambe ha poi chiesto a Sinner di fare lui il tifo per Sanremo: “È importante che tu ti dedichi al tennis, naturalmente noi di Sanremo siamo dispiaciuti ma non cambia nulla: faremo sempre un gran tifo per te, perché sei un vero orgoglio italiano. Caro Jannik, solo una richiesta: guarda Sanremo e fai il tifo per noi”. Peccato che le parole del direttore artistico – con un invito non più a salire sul palco, ma quanto meno a guardare il Festival dal divano – abbiano sortito l’effetto contrario, sottolineando ulteriormente che la ferita per Ama è ancora aperta – e sanguina ancora. È così difficile accettare che qualcuno non guardi Sanremo?

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Intanto però caro Amadeus, all’alba del tuo ultimo Festival, era ora capissi che non tutti vogliono venire da te a Sanremo. Ma sappiamo anche che farai qualsiasi cosa perché il giovane campione salga sul tuo palco. Perché ahinoi, nonostante il no di Sinner abbia finalmente sottolineato che non tutti siano disposti ad accantonare se stessi per salire sul palco dell’Ariston, non è da scartare la possibilità che il potere persuasivo di Amadeus – o del cachet – condurranno comunque il giovane campione a salire sul palco del Festival di Sanremo 2024. La speranza è che ciò non accada, perché altrimenti tutto sarebbe stato vano.

P.S.: Caro Ama, probabilmente il tuo più grande errore non è stato peccare di presunzione, ma di leggerezza perché Jannik Sinner non è Matteo Berrettini.