Ormai si sa in quanto a provocazione Salmo è avanti anni luce in confronto ai suoi colleghi della scena underground italiana. Perché lui – nonostante qualche infelice scivolone come il concerto organizzato in Sardegna – è uno di quello che la ribellione non la cantano e basta, anzi ne hanno fatto la propria religione. Il rapper, a distanza di 3 anni da Playlist (certificato sei volte disco di platino), torna sulla scena con Flop, l’ultimo album annunciato come il peggiore di tutti i suoi dischi.
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Un titolo che alcuni sottoscriverebbero alla sua attitudine provocativa, altri invece si affiderebbero alla vecchia e stantia conclusione: “È solo marketing”. Infatti, altro che flop! Le 17 tracce che compongono l’ultimo lavoro del rapper sono una perfetta sintesi in pieno stile Salmo, che catapultano l’ascoltatore in un binge-listening al cardiopalma. Merito anche delle mille sfaccettature presenti nell’ultimo lavoro in cui si mescolano influenze diverse: dal rap al rock passando per il pop e l’elettronica.
Foto: Instagram
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“Il flop, l’errore, la caduta, lo sbaglio, il tonfo, la disillusione, il sogno infranto, il fallimento”. Questo è il commento di un utente sotto il post Instagram del cantante che restituisce precisamente l’intento narrativo del nuovo disco. Flop infatti si interroga su uno dei tabù della contemporaneità, quello del fallimento. Una componente così difficile da accettare perché è la stessa che ci mette violentemente di fronte alla nostra limitatezza di esseri umani. Salmo affronta la paura più grande di ogni artista disegnando un mondo dominato da materialismo e capitalismo, dove contano la ricerca della fama e in cui i parametri si misurano sui like, i numeri, più che sull’interiorità.
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Salmo Flop tracklist: 17 tracce che ben si prestano al binge-listening
Un album che gioca sulla distruzione dell’equilibrio del pubblico con la consapevole volontà di disorientarlo. Una breccia che svela le apparenze, un invito a sbagliare in un modo autentico per sfidare quel mondo tanto patinato quanto ipocrita in cui viviamo quotidianamente immersi. Flop è uno di quegli album che normalmente si etichetterebbe come maturo nella carriera di un’artista e che in Salmo fonde anche eccentricità e sui generis. Ad accompagnare il rapper sardo in questo flop esistenziale il meglio della scena rap degli ultimi vent’anni: Marracash (La chiave), Gué Pequeno (YHWH) e Noyz Narcos (Ghigliottina). Oltre alla voce eterea di Shari (L’angelo caduto), giovane promessa del panorama italiano.
Sara Radegonda
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