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Anna Safroncik disperata per il padre in Ucraina: “C’è tanta angoscia”

L’attrice, nata a Kiev, racconta su Instagram le sue preoccupazioni per le sorti del padre che vive in Ucraina

di Filippo Piervittori | 26 Febbraio 2022
Foto da Instagram: @annasafroncik

Amatissima dal pubblico, l’attrice Anna Safroncik, pur essendo un personaggio del mondo dello spettacolo di casa nostra (è naturalizzata italiana) è nata a Kiev 41 anni fa. Per questo le tristi vicende che in questi giorni coinvolgono l’Ucraina la toccano particolarmente e direttamente. Sui canali social Anna non ne fa un mistero e racconta la propria testimonianza.

Il padre dell’attrice è infatti residente a Kiev e lei ha, quindi, notizie dirette dalla capitale sotto assedio. Con alcune storie di Instagram Anna spiega: “Sento mio padre ogni ora praticamente. Siamo molto angosciati, nessuno ha dormito stanotte. Nessuno sa cosa sta accadendo realmente, c’è tanta angoscia. Si sentono bombe, spari, le famiglie sono dentro casa”.

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La Safroncik non nasconde quanto sia difficile per lei condurre una vita “normale” in questo momento: “Da qui è difficile continuare a portare avanti gli impegni quotidiani, il lavoro. Stiamo cercando tutti di capire come portare via i nostri cari da Kiev, ma al momento è impossibile, vige la legge marziale”.

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Foto da Instagram: @annasafroncik

Anna Safroncik Ucraina: l’attrice disperata per il padre a Kiev

Anna fornisce ai suoi followers altri dettagli di questa situazione surreale, dopo che la Russia ha invaso il territorio ucraino. “Qualunque uomo venga fermato per strada su territorio ucraino viene arruolato. Mi ha fatto sapere una mia amica che il marito è stato fermato mentre stava per raggiungerla. Gli hanno dato un minuto per salutarla al telefono e cambiarsi per partire”.

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In una delle storie più recenti l’attrice ringrazia anche il pubblico italiano che la sostiene e fa poi riferimento alla notte passata, quella tra venerdì e sabato: “Volevo ringraziarvi per la vicinanza. Grazie a Dio non sono cadute le bombe su Kiev, questo era l’unico pensiero fisso, la preoccupazione e la paura che la città venga attaccata durante la notte. Papà sta bene, è a casa sua ed è lui che dà forza a me. Incredibile la sua forza, il suo senso di appartenenza. Riesce ad essere ottimista anche in una situazione del genere. Mio papà è un grande uomo e anche sua moglie. L’abbraccio da qua e speriamo che finisca presto”.