Sono giorni che sul web si sono moltiplicate critiche e meme sarcastici dopo l’infelice consiglio dato dall’imprenditrice, attrice e modella alle altre donne. In vista del prossimo reality/documentario sulla sua miliardaria famiglia, in partenza ad aprile su Hulu, dal titolo The Kardashians, le sorelle K sono finite in copertina sull’ultimo numero di Variety, rivista a cui hanno rilasciato una videointervista, di cui alcuni stralci sono stati condivisi sui social.
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In particolare, Kim ha sentenziato di non essere mai stata famosa solo perché facente parte di una famiglia ricchissima, ma di aver sempre lavorato tanto. Ecco perché ha pensato di dire: “Alzate il culo e andate a lavorare, donne”. Tempismo perfetto, verrebbe da dire in maniera ironica, vista la crisi economica mondiale sempre più pesante, acuita dalla pandemia di covid-19 prima e dalla guerra tra Russia e Ucraina dopo… ed infatti sono arrivate pesanti critiche sia dai follower di Instagram che da parte di ex dipendenti della Kardashian.
Kim Kardashian a Milano per la Fashion Week – Foto: IPA
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Sul web è esplosa un’ondata di commenti negativi, sia da parte di chi non apprezza la popolarità di Kim, nota soprattutto per la serie Al Passo coi Kardashians che è durato ben 20 stagioni e per il matrimonio col rapper milionario Kanye West, sia per la sfacciataggine con cui lei a la sorella Chloe hanno rincarato la dose contro le donne dicendo: “Alzate il culo e andate a lavorare. Sembra che al giorno d’oggi nessuna abbia voglia di lavorare […] Dovete circondarvi di persone con cui hai voglia di lavorare. Avere un buon ambiente lavorativo dove tutti amano ciò che fanno perché hai una sola vita. Non c’è spazio per gli ambienti tossici”. Una vera utopia per le persone che devono lavorare per mantenersi.
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Lo sfogo di Kim Kardashian: “Alzate il c*** e lavorate”
Nell’intervista fatta da mamma e figlie, Kim ha sottolineato: “Ci facciamo il culo. Semplicemente non ci sforziamo per essere famose. Non dobbiamo cantare o ballare o recitare; possiamo vivere le nostre vite – e ehi, noi ce l’abbiamo fatta. Non so cosa dirvi”. Il documentario, che consiste in 40 episodi in totale, forse tratterà anche delle aspirazioni lavorative: il suo obiettivo è quello di fondare il suo studio legale, dove impiegherebbe ex detenuti per continuare la lotta per la riforma delle prigioni. Peccato che una serie di ex lavoratori dei Kardashians su Twitter abbiano denunciato, dopo questa intervista, di essere stati sottopagati e di aver lavorato spesso molte più ore di quelle previste dai contratti…
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