Se dovessimo descrivere con una parola il processo per diffamazione di Johnny Depp contro Amber Heard, sarebbe caos. Tra testimonianze invalidate, continue obiezioni e deposizioni contraddittorie tra loro, questo processo ha portato solamente ad una profonda confusione. Il caso, prima ancora che iniziasse, già si prospettava complesso, ma facciamo un passo indietro.
Johnny Depp nel 2019 ha denunciato per diffamazione l’ex moglie Amber Heard a causa di alcune dichiarazioni rilasciate al Washington Post, nelle quali si definiva vittima di violenza domestica. L’attore ha sempre negato di aver abusato e fatto violenza su di lei, aggiungendo che sarebbe stata al contrario quest’ultima ad aver abusato di lui. Il processo dovrebbe durare sei settimane. Alla soglia della quinta, manca pochissimo al verdetto. Ciononostante, si brancola ancora nel buio.
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Durante la prima settimana di processo, è stata chiamata sul banco dei testimoni la consulente Laurel Anderson, che ha seguito la coppia dal 2015 fino al loro divorzio nel 2016. Anderson ha affermato che gli abusi erano reciproci. Amber sarebbe ossessionata dall’abbandono e la sua aggressività sarebbe parte predominante del rapporto con Johnny. D’altro canto l’attore sarebbe molto geloso e al contrario più remissivo, predisposto più a fuggire dai litigi che a cercare il confronto. In seguito, si è potuta ascoltare la testimonianza di Johnny Depp. L’attore si è raccontato dall’infanzia fino all’incontro con Amber. Depp ha negato di aver mai fatto violenza fisica o psicologica su una donna. A dispetto di ciò, sono emersi alcuni messaggi che quest’ultimo avrebbe inviato nel 2015 all’amico e attore Paul Bettany in cui dichiarava di voler uccidere e abusare dell’ex moglie.
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In seguito, Depp ha parlato dell’episodio cardine di questo processo: la furiosa lite avvenuta in Australia. L’attore ha dichiarato che il litigio sarebbe nato a causa di alcuni termini contenuti nel suo testamento. Infatti, egli non avrebbe voluto inserire l’ex moglie nelle sue ultime volontà. Ciò avrebbe innescato la bomba. Heard avrebbe iniziato a lanciare bottiglie di vetro contro l’attore, provocandogli una grave ferita ad un dito. Tuttavia, Depp in ospedale ha raccontato ai medici di essersi infortunato da solo. Ha dichiarato: “Mi sono preso la colpa perché non volevo mettere nei guai Miss Heard”. Purtroppo, non vi sono altre testimonianze attendibili che confermino il coinvolgimento dell’attrice nella parziale amputazione del dito. Alla terza settimana è stata chiamata a testimoniare dal team di Johnny Depp, la psicologa Shannon Curry.
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Johnny Depp Amber Heard: la testimonianza dell’ex moglie getta ombre sull’attore
La terapeuta ha attuato una perizia psicologica sull’attrice concludendo che soffrirebbe di disturbo istrionico della personalità e personalità borderline, smentendo le voci secondo le quali Heard soffrirebbe di disturbo post-traumatico causato dalla relazione con Johnny. Finalmente, durante la quarta settimana è salita sul banco dei testimoni l’imputata: Amber Heard. Come l’ex marito, anche l’attrice si è raccontata, ripercorrendo tutti gli episodi più traumatici della loro relazione. Ha esordito raccontando la prima aggressione subita, avvenuta senza alcun motivo apparente. In seguito, è passata al racconto dello stupro avvenuto in Australia con una bottiglia di vetro rotta. La narrazione della violenza è però apparsa parecchio confusionaria e per il momento, non esistono altre testimonianze che confermerebbero le sue sconvolgenti parole. Infine l’attrice ha raccontato il famoso “episodio delle scale”.
Heard ha confessato che, per difendere sua sorella da una presunta aggressione, avrebbe colpito in pieno viso l’attore. Ha dichiarato: “Mi sono scagliata contro di lui. Non l’ho mai colpito durante la nostra relazione. E per la prima volta, l’ho colpito. Dritto in faccia”. Durante la sua deposizione, l’attrice compiuto un errore citando in causa Kate Moss, ex fidanzata di Depp. Questa settimana saliranno sul banco dei testimoni, a favore dell’attrice, la sorella Whitney e un’ex fidanzata di Johnny, Ellen Barkin. Anche quest’ultima sarebbe stata vittima dei presunti abusi dell’attore. Kate Moss, invece, non ha rilasciato dichiarazioni in merito. Tuttavia, il team di Johnny Depp, al probabile lapsus dell’imputata, non ha nascosto l’entusiasmo. Stavano aspettando solo questo scivolone per estrarre il coniglio dal cilindro? Lo scopriremo durante questa penultima settimana di processo, nel quale tornerà a parlare anche Johnny Depp stesso. Le carte sono ancora tutte da scoprire.
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