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Le Otto montagne trionfa a Cannes, i protagonisti Borghi e Marinelli: “Come fratelli”

Il film dei registi Felix Van Groeningen e Charlotte Vandermeersch racconta la storia di un’amicizia e quella tra i due interpreti continua anche fuori dal set

di Beatrice Anfossi | 30 Maggio 2022
Foto: David Niviere/ABACAPRESS.COM/IPA

Le otto montagne è il film italo-belga-francese che quest’anno, complici la sua dolcezza e la sua verità, si è aggiudicato il Premio della Giuria al Festival di Cannes. Tratta dall’omonimo romanzo, già Premio Strega, di Paolo Cognetti, la pellicola racconta la storia di un’amicizia lunga una vita. Pietro e Bruno si perdono e si trovano tra i sentieri del Monte Rosa per trent’anni, dimostrando quanto alcuni legami siano immuni al passare del tempo. Una storia vera e che buca lo schermo, perché i due interpreti, Alessandro Borghi e Luca Marinelli, amici lo sono per davvero e per quest’opera si sono rincontrati sul set dopo ben sette anni.

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“Abbiamo voluto fare un film che parla della vita, con la sua fragilità e la sua forza. Le montagne vanno attraversate”, ha dichiarato la regista Charlotte Vandermeersch, che sul palco, dopo aver ricevuto il premio, ha baciato con passione il marito e co-regista, Felix Van Groeningen, rivelando: “Questo set ci ha salvato da una crisi”. Inevitabile dire che, oltre alla trama avvincente, il valore aggiunto di questo capolavoro è stata la combo Borghi-Marinelli. Se poi la pellicola in questione tratta il tema dell’amicizia al maschile, il successo è garantito. “La storia passa attraverso il filtro della nostra amicizia, e questo è un vantaggio”, hanno infatti affermato gli attori.

 

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foto: PR Photos

 

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I personaggi in questione sono in netto contrasto: Pietro, interpretato da Marinelli è un ragazzo di città che da piccolo fa una vacanza nelle montagne della Valle d’Aosta e conosce Bruno (Borghi), l’ultimo bambino di uno sperduto villaggio di montagna che non ha mai visto il resto del mondo. La vita li dividerà per poi farli di nuovo incontrare. Insomma, una Brockback Mountain che non parla d’amore, bensì di fratellanza. Pensando ai personaggi è impossibile non fare un paragone con la piega presa dalle carriere dei due attori: Marinelli si dedicato al cinema più impegnato, mentre Borghi è preso dalle serie di successo. Due percorsi molto diversi, che tuttavia non li hanno mai allontanati. Così, la cerimonia di premiazione del Festival di Cannes 2022 è diventata ancora più coinvolgente, come ha confermato Luca: “Non poteva essere più emozionante la mia prima volta a Cannes, che con lui”.

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Alessandro Borghi Luca Marinelli, com’è nata la loro amicizia?

Ci sono voluti sette anni e otto montagne per far incontrare sul set nuovamente Alessandro e Luca. I due si sono conosciuti nel 2015 sul set di Non essere cattivo di Claudio Caligari e sono immediatamente diventati grandi amici. Hanno sempre desiderato di tornare a recitare insieme, senza mai riuscirci. Fino ad oggi. “Luca è un fratello ed è bello ritrovarsi in questa esplorazione di un’amicizia profonda, ci si scontra e ci si ritrova, ci si capisce senza parlare. Abitiamo lontani, ma è come se fossimo sempre insieme. È stato bello il set ed è bello stare qui, anche con i miei genitori. Nel mio percorso artistico ho voluto bene a molte persone, ma con Luca ci unisce l’amore per Claudio Caligari”, ha ammesso con un velo di malinconia Borghi, che ha aggiunto: “Claudio ci ha regalato questo legame di incredibile amicizia, anzi questa famiglia. Felix e Charlotte ce ne hanno fatto uno nuovo, di regalo, dopo sette anni”.

Alessandro Borghi

Foto: Ufficio stampa Sky Italia