Se oltreoceano i grandi eventi corrispondono sempre a red carpet che trasudano glamour in ogni loro particella, in Italia è tutta un’altra storia (con una rara eccezione che è il Festival del Cinema di Venezia). Nel Bel Paese, nonostante i presupposti ci siano tutti, il glamour non riesce mai a scavalcare l’irto e ostico valico della Fashion Week milanese, rimanendo chiusa dentro la propria torre d’avorio. Questa tendenza è stata invertita negli ultimi anni dal Festival di Sanremo, sul cui palco sono apparsi look stravaganti e dall’alto tasso glamour: basti ricordare i tableaux vivant di Achille Lauro o i suoi eclettici outfit portati sul palco della kermesse. In questa 73esima edizione c’era molto hype per il contributo degli stylist al Festival che celebra la musica italiana, ma i risultati sono stati – almeno fino ad ora – decisamente deludenti.
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Leo Gassman Sanremo canottiera e il look di emergenza: che disastro lo stylist
Una sfilata di abiti neri e bianchi senza gloria con qualche raro picco di creatività, a cui si aggiunge l’incidente di stile che porta la firma del giovane Leo Gassman. Il cantante è salito sul palco della terza serata del Festival con un look insolito firmato Givenchy: pantalone sartoriale e canottiera bianca (quella della salute per intenderci). Nonostante la “stravaganza”, l’outfit è passato abbastanza inosservato, se non fosse per il paragone con i look sobri ed eleganti scelti nelle serate precedenti. Ma la spiegazione è arrivata pochi secondi dopo la sua esibizione: intervistato da Rai Radio 2, Leo ha raccontato che il look è stata “una scelta di emergenza”. Di fronte alla domanda di Ema Stokolma e Gino Castaldo sull’outfit, il giovane cantante ha risposto: “È stata una cosa inaspettata: dovevo indossare una giacca, ma sul palco non si possono indossare i marchi quindi non l’ho potuta indossare, però va bene”. Un incidente che ha quasi dell’incredibile, considerando sia la presenza degli stylist, sia il fatto che la mancanza di marchi evidenti è una delle regole basi della televisione. In fin dei conti in una sfilata di look da dimenticare, uno in più non fa di certo la differenza.
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