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S4turno, il cantautore che ci ricorda il valore di noi stessi: “Siamo importanti e speciali”

Abbiamo intervistato S4turno, giovane cantautore romano che ci ha raccontato il suo nuovo brano “Senza me”, un inno alla consapevolezza della propria importanza

di Nadia Pieri | 19 Marzo 2023
Foto: Ufficio stampa

La musica è da sempre la sua fedelissima compagna e la scrittura un mezzo per esorcizzare il dolore. Abbiamo scambiato quattro chiacchiere con il cantautore romano Andrea Riccardi, in arte S4turno, che ci ha presentato il suo nuovo singolo Senza me. Una brano diretto e orecchiabile, il cui ritornello ti resta in testa per ore, in grado di ricordarci che siamo tutti importanti e speciali. Ed è proprio questo che S4turno ha voluto sottolineare ai nostri microfoni, esortandoci a mettere al centro noi stessi e, ogni tanto, a domandarci: “Come fai a stare senza me?”.

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S4turno Senza me: “Scrivere è come fare una seduta terapeutica”

Ciao S4turno, prima di parlare del tuo nuovo brano, Senza me, volevo chiederti: da dove nasce la tua passione per la musica?

In realtà esiste da sempre, non c’è un momento preciso in cui è nata. Credo che sia sempre stata la mia compagna di vita: ho iniziato a cantare da piccolo e mia mamma mi portava spesso ai concerti.

Quando hai capito che la musica, oltre che una passione, sarebbe potuta diventare un lavoro?

Recentemente. È dal 2019 circa che la musica è cominciata a diventare un qualcosa di più: sono passato dal cantare in cameretta, a scrivere, a incontrare musicisti e produttori. Il Covid, ovviamente, ha stravolto un po’ i piani ma sono comunque riuscito a creare i pezzi e a trovare persone che credessero nei miei progetti.

Il tuo nome d’arte è S4turno, perché hai deciso di farti chiamare così?

Il motivo fa un po’ ridere. Diciamo che inizialmente non volevo un nome d’arte, volevo chiamarmi semplicemente Andrea. Una notte, però, ho sognato che mi chiamavano tutto il tempo S4turno. Il giorno dopo l’ho raccontato al mio manager e a lui è piaciuto tantissimo questo nome che alla fine racchiude un po’ tutti i lati del mio carattere.

A proposito di carattere, che tipo di ragazzo sei? 

Sono una persona estremamente solare, cerco sempre di vedere il buono anche nel brutto, è un po’ la mia filosofia di vita. Provo a non farmi abbattere, anche se questo non vuol dire che io non abbia momenti di sconforto. Questi momenti cerco di trasformarli in canzoni perché attraverso la musica esorcizzo i miei problemi. Per me scrivere è un po’ come fare una seduta terapeutica. Sono anche un ragazzo estremamente curioso, mi piace informarmi e cercare nuove tendenze, non solo musicali.

S4turno

Foto: Ufficio stampa

 

Di solito da cosa ti lasci ispirare quando scrivi i tuoi brani? Si tratta sempre di esperienze che vivi in prima persona oppure racconti anche le storie di altri?

Entrambe le cose. Principalmente scrivo di mie esperienze personali e per me è più facile perché posso esplorare più lati possibili, ma è capitato che scrivessi anche di altre persone. Ad esempio, c’è un brano che non è ancora uscito, ma che un giorno uscirà, che parla della depressione della mia migliore amica.

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S4turno canzoni: “Senza me ci insegna che siamo tutti importanti”

È uscito da poco Senza me, il tuo nuovo singolo disponibile su tutte le piattaforme digitali. Com’è nata l’idea di scrivere questa canzone?

L’idea è nata riflettendo sulle mie storie sentimentali piuttosto travagliate. Mi sono accorto di come queste avessero una sorta di minimo comune denominatore, ovvero il fatto che alla fine di una relazione mi fossi sentito sempre poco importante. Questa canzone, invece, nasce per descrivere il momento in cui una persona si accorge di quanto possa essere importante e infatti dice: “Come fai a stare senza me?”. Si tratta di una domanda che non tutti ci poniamo perché alla fine di una relazione tendiamo a colpevolizzarci.

C’è stato un momento preciso in cui hai preso consapevolezza della tua importanza?

In realtà è successo con la maturità. Vorrei dirti che l’ho raggiunta a 18 anni, ma assolutamente no. Ti parlo di un paio di anni fa. Credo che faccia proprio parte di un processo di crescita e consapevolezza.

S4turno

Foto: Ufficio stampa

 

Qual è il messaggio che vorresti che il pubblico percepisse quando ascolta Senza me?

Vorrei che le persone capissero che siamo tutti importanti e dobbiamo sempre riconoscerlo, anche nel momento in cui finisce qualcosa, a prescindere dal fatto che si tratti di una relazione sentimentale o meno. Dobbiamo ricordarci che alla fine ci siamo sempre noi e noi siamo speciali. Bisogna avere la consapevolezza di questo perché mi sembra che oggi si perda un po’ la centralità di noi stessi. E senza di noi non ci sarebbe niente.

Hai già ricevuto qualche riscontro sul brano?

Sì, è un brano molto diretto rispetto agli altri che hanno bisogno di una lettura un po’ più approfondita. Quando ho scritto questo testo l’ho voluto rendere il più chiaro possibile anche perché penso che ognuno di noi, almeno una volta nella vita, si sia domandato: “Ma come fa a stare senza me?”. Diciamo che questo è arrivato al pubblico. Inoltre, sia le persone che mi seguono che quelle più vicine a me, hanno trovato questo pezzo molto radiofonico e orecchiabile. Sono davvero contento perché penso che il brano sia perfettamente in linea con la mia anima d’artista.

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Che rapporto hai con le persone che ti seguono?

Anche io sono sempre stato fan di altri. Le persone mi scrivono sui social e a me  piace molto parlare con loro perché trovo che questi momenti siano sempre fonte di ispirazione e ricchezza.

Tra i vari artisti del panorama musicale italiano o internazionale ce n’è uno che stimi particolarmente e dal quale magari prendi anche un po’ spunto?

Di artisti italiani a me piace tantissimo Ethan che trovo veramente una gemma e Rosalia di cui amo le sonorità nuove che sta portando. Nel panorama più internazionale ti direi The Weeknd e Taylor Swift che quando scrive è in grado di farti entrare totalmente nella scena che sta descrivendo e io lo trovo geniale, vorrei avere questa capacità.

Puoi anticiparci qualcosa sui tuoi prossimi progetti?

Qualche giorno fa mi hanno annunciato tra i 100 artisti emergenti che potrebbero partecipare al Concerto del Primo Maggio. È stato molto emozionante perché ci speravo, ma non me l’aspettavo. Invece, per quanto riguarda gli altri progetti, sto scrivendo e sto lavorando anche a un disco che vorrei portare live. Credo che cantare davanti alle persone e vedere le loro facce mentre ascoltano i tuoi pezzi sia un po’ il sogno di ogni artista.