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La Pesca, la storia Esselunga che ha diviso il web: le reazioni social sul caso mediatico del momento

Il web si è diviso in due e il risultato è ancora una volta allarmante: l’agenda setting dell’informazione italiana necessita di un’importante revisione…

di Luca Diana | 27 Settembre 2023
La Pesca Esselunga - Foto: Screenshot RaiPlay

Che siate esperti di marketing, pubblicità, o semplici fruitori dei social o dei vecchi media come la televisione, da qualche ora vi sarà capitato di imbattervi in uno spot Esselunga nel quale viene disintegrata l’immagine della famiglia perfetta, rappresentata per moltissimi anni nel mondo della pubblicità, per lasciare spazio alle storie che realmente caratterizzano la nostra quotidianità. Uno spot volutamente provocatorio (o forse no?) che in meno di 24 ore è riuscito ad animare il dibattito pubblico, dividendo il web in più agguerritissime fazioni (come se in Italia, in questo momento, non ci fosse nulla di più importante che seguire la storia che gira attorno ad una pesca).

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Così, su Instagram come su X, è partito lo scontro – anche parecchio acceso – tra chi ha versato una lacrimuccia per la storia di un divorzio raccontata dal punto di vista di una bambina che, seppur felice e spensierata, prova in tutti i modi a far ricongiungere i genitori; e di chi, invece, ha interpretato lo spot come un pericoloso tentativo ad opera di Esselunga – ispirata dall’attuale linea politica – di demonizzare la separazione tra un uomo e una donna che non vanno più d’accordo.

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A godere di tale querelle non è di certo la pesca (protagonista dello spot) ma proprio la nota catena di supermercati che con arguzia del reparto marketing è riuscita ad attirare l’attenzione su di sé parlando in prima persona al suo target prediletto: le famiglie. Non c’è niente di meglio, infatti, che una provocazione per attirare una risposta, positiva o negativa che sia. Così sui social sono apparsi centinaia di commenti come “Questo spot farà soffrire i genitori divorziati” che hanno portato persino il TG1 (forse qui dovremmo davvero indignarci) a realizzare un servizio sul tema, andato in onda nell’edizione delle 20:00, nel quale ci si interroga sulla felicità della bambina. Perché non accade lo stesso con i bambini che rimangono anni e anni senza una famiglia per via dei lunghissimi iter per gli affidi? Lì sì che c’è sicuramente sofferenza. Ma andiamo oltre…

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Com’è possibile, dunque, che uno spot di un supermercato riesca a sollevare un polverone di questo tipo? Cos’è successo in questa nostra società, per cui indigniamo di più per la protagonista di uno spot (dunque frutto di una fantasia) piuttosto che per le guerre attualmente in atto in tutto il mondo o, per restare più vicini alla nostra quotidianità, per la morte di un senza tetto che dorme sotto il freddo gelido nelle nostre città?

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C’è qualcosa che non va nell’informazione odierna che nasconde sotto il tappeto le notizie degne di nota, animando invece il dibattito pubblico (totalmente polarizzato) su temi che, come lo spot Esselunga, in un battito di ciglia diventeranno vecchi e lasceranno spazio a nuove inutili polemiche che servono solo a far sfogare la rabbia repressa delle donne e degli uomini insoddisfatti che sui social – e non solo – trovano la loro valvola di sfogo.

 

La Pesca Esselunga

La Pesca Esselunga – Foto: Screenshot RaiPlay

 

La Pesca Esselunga: le reazioni social al nuovo spot della catena di supermercati