Anche durante il periodo dell’anno in cui dovremmo essere più buoni, l’indignazione manifesta non smette di attrarre consenso. Questa volta al centro della polemica c’è Santocielo, il nuovo film di Natale di Ficarra e Picone. Dopo l’incredibile successo della loro serie Netflix Incastrati – per cui hanno ricevuto la nomina ai David di Donatello -, il duo comico è tornato al cinema con una commedia che rivisita in chiave comica (o almeno questo è l’intento dichiarato) e progressista la storia dell’avvenuta del messia. Già nel film precedente, Il primo Natale, Ficarra e Picone avevano raccontato del messia originale, ma questa volta hanno voluto spingersi oltre, tentando la strada del paradosso: far intraprendere la gravidanza del messia non più ad una donna, ma ad un uomo, frutto di un errore di un angelo sbadato.
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Ficarra e Picone nuovo film polemiche dal mondo ecclesiastico
Ma l’ironia del film non sembra aver centrato il punto, tanto da scatenare l’indignazione del mondo ecclesiastico. Ad avanzare le prime critiche è Don Mario Sorce, parroco della chiesa del Sacro Cuore di Gesù di Agrigento, che sui social ha scritto: “Cari Ficarra e Picone mi avete deluso. Personalmente sono molto dispiaciuto. Ma se non si comprende che a volte e su alcune questioni non si deve superare il limite…” ha esordito, per poi accusare la pellicola di blasfemia: “In quest’ultimo film si evince che Dio è un imbranato, che Gesù si incarna nuovamente e cosa più grave che si incarna nel ventre di un uomo e dulcis in fundo il Paradiso è un perfetto caos. Posso capire che si cerca la novità per far ridere ma questo è troppo. È blasfemo e va denunciato come tale e certamente non andrò a vederlo neanche per curiosità”.
Santicielo Ficarra e Picone trailer: guarda il video
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Ficarra e Picone rispondono alle accuse: “Quale blasfemia. In Santocielo solo leggerezza”
Accuse a cui Ficarra e Picone hanno voluto rispondere, sottolineando come il loro intento fosse quello di regalare al pubblico una commedia leggera e non di offendere la religione cristiana: “La modernità è di chi ha veramente fede” hanno dichiarato i due comici a La Repubblica. Nonostante le critiche, resta il fatto che il nuovo film del duo comico abbia diviso il pubblico: tra chi ne sottolinea un caos di fondo e una mancanza di ironia; e chi, invece, denuncia un mancato coraggio nell’affrontare a pieno una storia, il cui intento progressista risulta frenato – probabilmente dalla paura di scomodare troppo i pilastri della religione cristiana.
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