Senza Fabio Fazio e Luciana Littizzetto, Che Tempo Che Fa non sarebbe lo stesso! Il talk show, giunto alla sua 21ª edizione e in onda ogni domenica su Nove, porta con sé il consueto appuntamento settimanale con le letterine e l’irresistibile ironia di Luciana Littizzetto. Questa volta Luciana ha voluto concentrarsi sui diritti delle mamme lavoratrici dopo la denuncia di Francesca Dell’Aquila, consigliera di Monza, costretta a dimettersi dopo essere diventata mamma poiché non le era stato concesso lo smartworking.
Che tempo che fa, la letterina di Luciana Littizzetto a Mark Zuckerberg ed Elon Musk
Luciana Littizzetto e la letterina sui diritti delle mamme: “Ecco cosa succederebbe se gli uomini partorissero…”
Luciana Littizzetto ha quindi messo in luce le disparità nel mondo del lavoro quando una donna resta incinta, ricostruendo le dinamiche italiane e estere.
Non va bene se, come dice il governo, bisogna aumentare la natalità, allora bisogna fare più figli. Senza donne che partoriscono è un po’ come aumentare la natura, cementificando. La maternità è un fenomeno naturale che avviene più o meno da Eva in poi, quindi se una donna viene da te e dice aspetto un bambino, è normale. […]
Anche l’amministratore delegato ha avuto una mamma e quindi dovrebbe capire la situazione, a meno che non sia nato sbucando dall’addome come Alien, il che giustificherebbe in parte il suo carattere. Se gli uomini partorissero sarebbe presente un’ostetrica di fianco a ogni macchinetta del caffè e uno stagista pronto col motorino per le voglie improvvise di fragola, gelato, yogurt, melanzane e tortillas.
Luciana Littizzetto ha continuato affermando come la tecnologia oggi in alcuni lavori “digitali” possa colmare questo disagio, ma in altri come i lavori più di fatica e non digitalizzati, questo aiuto non ci sia. Il tempo da dedicare al lavoro è di sicuro minore vista la condizione fisica, ma è anche vero che il tempo effettivo di lavoro in ufficio di un uomo è ridotto, in quanto la maggior parte del tempo lo passa facendo altro, come parlare del fantacalcio.
Che Tempo Che Fa, Luciana Littizzetto e i diritti delle mamme lavoratrici in Giappone
L’opinionista mostra una foto inviatale da un conoscente, recentemente stato in Giappone, che ritrae una donna incinta e racconta:
Questa ragazza un badge dove si vede una mamma e un testolino di un bambino e c’è scritto, “c’è un bambino nella mia pancia” in giapponese e questo badge serve a segnalarla a tutti i passeggeri della metro. La cosa importante è non essere schiacciati, spintonati, strattonati e magari qualcuno si può anche alzare e lasciare il posto a sedere (…).
Luciana ha concluso sottolineando come il rispetto sia una cosa fondamentale da applicare in qualsiasi situazione e in particolare nei confronti delle donne che si trovano in una situazione complessa come la maternità. Il segreto è aiutarle e non lasciarle a casa, come nel caso di Francesca Dell’Aquila che è diventato un caso mediatico ed è uno, quando le ingiustizie invece sono a milioni.