“La rappresentazione serve molto e la gente non deve vergognarsi di ciò che è”, Big Mama a Sanremo parla del giorno dopo. Il giorno dopo la prima esibizione sul palco del Festival di Sanremo in cui non solo ha convinto ma ha portato all’Ariston un tema molto potente e dirompente. “Se due giorni fa qualcuno avesse postato sui social qualcosa di cattivo su di me non so quanti mi avrebbero difeso. Oggi vai a vedere quanti lo stanno facendo. Perché raccontarsi e rappresentarsi è molto importante” spiega Marianna Mammone, classe 2000.
“Io credo che gli artisti che vogliono mandare dei messaggi importanti, anche frutto del loro vissuto, sono sempre premiati perché aiutando noi stessi possiamo aiutare pure gli altri, le persone non vogliono sentirsi sole, vogliono sentirsi comprese e ascoltate”. L’auspicio di Big Mama è chiaro: “Quando salirò su un palco e si accorgeranno che sono bionda piuttosto che grassa vorrà dire che avremo fatto, a livello sociale, un gran passo in avanti”.
Big Mama parla di questa esperienza Sanremese che la sta trasformando in pochi giorni in un personaggio molto noto a livello nazionale e molto interessante sul fronte del dibattito sociale: “Per me è tutto nuovo qui a Sanremo, ma studio tanto e sono una grande secchiona. Non volevo deludere le aspettative di quel palco, del pubblico e dell’orchestra che mi ama e che io amo”.
Big Mama a Sanremo: “Ho avuto il cancro. Se ho superato questo, cosa mi può fermare?
Big Mama è la rappresentazione della guerrigliera forte e determinata, nonostante una vita difficile in cui ha vissuto sulla propria pelle il bullismo e una grave malattia: “Io ho avuto il cancro, è una brutta cosa. Una malattia che non vorrebbe avere nessuno. Ho fatto 12 chemioterapie a 20 anni. Se ho superato questo, cosa mi può fermare? Quando una persona attraversa tanti problemi nella vita comincia a valutarli in modo diverso”.
Big Mama a Sanremo: “Non esistono donne brutte”
La rapper di Avellino torna a parlare del tema dell’estetica e alle donne dice: “Non esistono donne brutte. E a livello di fisico e bellezza non mi sento meno di nessuno. Anzi, posso dire che oggi mi sento un po’ Lady Gaga, ci sono tantissimi flash, tante foto che mi fanno, tante persone che mi fermano. Spuntano dappertutto anche dai tombini. Ho pure paura di trovarmeli in bagno i fotografi. Per il mio album ho abbandonato un po’ la rabbia nella scrittura che ho sempre avuto e ho pensato a qualcosa di più soft, qualcosa che potesse arrivare a più persone, perché voglio comunicare ciò che sento ad un pubblico, il più ampio possibile, che possa capirmi”.
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