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Beatrice Gherardini: “Il make-up da solo non basta, perché la bellezza è essere se stessi”

Abbiamo avuto il piacere di incontrare Beatrice Gherardini, la beauty star da 2,5 milioni di follower, che ci ha portato alla scoperta del suo mondo fatto non solo di prodotti make-up, ma di consapevolezze e nuovi progetti per il futuro

di Sara Radegonda | 25 Febbraio 2024
Foto: Ufficio stampa

Alla domanda se dovessi andare in un’isola deserta e puoi portare un unico prodotto make-up, lei ci ha risposto il mascara. In effetti quale modo migliore per valorizzare i suoi grandi occhi blu. Beatrice Gherardini, beauty star da 2,5 milioni di follower, è la prova di come dai social si possa anche imparare, soprattutto quando hai di fronte persone che sentono la responsabilità della fiducia loro riposta dal pubblico. Nonostante ne sia un’esperta, nel beauty di vita di Beatrice non ci sono solo i trucchi ma anche grandi consapevolezze, come l’importanza di essere se stessi e amarsi – perché altrimenti il make-up è inutile – che cerca di trasmettere ai follower.

Per me la bellezza non è solo quella esteriore, ma anche quella interiore. Come dico sempre: sei bello/a quando decidi di essere te stesso. Quando ti senti bene con te stesso sviluppi un’energia che tutti possono accogliere e che tutti vedono, ed è quella la vera bellezza.

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Beatrice Gherardini beauty star: dopo il libro, in arrivo un nuovo progetto

Dopo il successo del libro Tutti i trucchi del make-up, Beatrice è pronta al lancio di un nuovo progetto La bellezza inizia nel momento in cui scegli di essere te stessa, uno speciale progetto in video cui Beatrice guiderà l’universo femminile nel naturale percorso di crescita personale attraverso le tecniche e i linguaggi del make-up. Il progetto mira a sottolineare che la bellezza va oltre l’aspetto esteriore, incoraggiando le donne a sentirsi bene sia dentro che fuori. In questo modo, il progetto non è solo una guida di trucco, ma un percorso completo di crescita personale.

Beatrice Gherardini TikTok

Foto: Ufficio stampa

Beatrice Gherardini intervista alla beauty star: dagli esordi ai sogni nel cassetto

Abbiamo avuto il piacere di incontrare Beatrice Gherardini che ci ha portato alla scoperta del suo mondo fatto non solo di prodotti make-up, ma di profonde consapevolezza e tanti sogni da realizzare…

Beatrice Gherardini, 2,5 milioni di follower, un libro e una carriera di successo nel mondo del beauty. Da dove è cominciato tutto?

La passione per il make-up mi accompagna da sempre; sin da quando ero bambina mi piaceva sperimentare con i trucchi: già a 10 anni passavo ore a guardare i tutorial di make-up su YouTube e poi cercavo di replicarli su me stessa. Poi con l’adolescenza, tra scuola, sport e amici, l’ho un po’ accantonata perché in quel momento avevo altre priorità e altri interessi. Quando sono andata all’università, invece, grazie alle mie coinquiline che mi chiedevano di truccarle ho riscoperto questa passione. Inoltre, durante una lezione universitaria – ho studiato comunicazione – è venuto un ospite a parlarci dell’influencer marketing – che all’epoca (sette anni fa circa) era praticamente sconosciuto. E lì ho pensato che sarebbe stato bello condividere la mia passione sui social, quindi è iniziato tutto come un gioco. Poi sono cresciuta molto con il boom di TikTok, durante il quale ho trasformato i contenuti fotografici in video perché era anche il formato più adatto a me. E la mia community è cresciuta con me.

Quando hai capito che la tua presenza sui social poteva diventare un lavoro?

Ho lasciato da parte l’università per investire completamente su questo progetto. I miei genitori mi hanno sempre sostenuta ma non nego che all’inizio erano preoccupati perché investivo tanto tempo nella creazione dei contenuti, senza però guadagnare. Poi due anni e mezzo fa le cose sono cambiate perché alcune aziende hanno iniziato a contattarmi per produrre dei contenuti e lì ho capito che forse qualcosa stava succedendo. Ma non è stato facile arrivare fino a qui.

Dietro ai video che vediamo sui social c’è una base di studio e formazione. Quanto è importante questo aspetto per te?

Quando si vuol far diventare la propria passione un lavoro, la formazione è essenziale. Anche perché io dico sempre che stare sui social sia una responsabilità perché le persone si affidano al 100% a quello che dici e a quello che fai. Quindi sapere di che cosa si sta parlando è importante sia per il mondo del make-up che per quello della skincare. Ho fatto l’Accademia ma, al termine, ho continuato comunque ad approfondire gli argomenti per conto mio, comprando libri di cosmetologia per uno studio più accurato del mondo della cosmesi.

Quale pensi sia stato il motivo principale del tuo successo?

Quando faccio i miei contenuti cerco di non dare mai niente per scontato. Quando andavo a scuola mi è capitato spesso di avere di fronte insegnanti che dessero per assodate alcune nozioni che non mi permettevano di comprendere a fondo il tutto, quindi ho sempre cercato di evitare di fare anche io questo errore. Ad esempio quando parla della tecnica del contouring, inserisco anche la teoria dei colori perché se non si sa che i colori chiari tirano fuori i volumi e quelli scuri danno profondità e come si devono utilizzare insieme, non capisce a 360 gradi a cosa serve. Quindi penso che questo dettaglio, sul mio profilo abbia fatto la differenza.

@beatricegherardini Come truccare gli occhi se porti gli occhiali 🤔 #makeup #makeuptips #makeuphacks #makeup tutorial #beauty #beautyhacks #beautytips ♬ Gentle and Brave Western Instrumental Loop 2(1387537) – Leano

I tuoi profili social sono una vera e propria Bibbia del make-up, come prepari i contenuti da pubblicare? E come riesci a scovare i prodotti?

Per realizzare i contenuti ascolto molto le richieste della mia community: leggo i direct e i commenti sotto agli altri post e cerco di raccogliere le richieste più gettonate e su quelle realizzo un video. TikTok è il mondo dei trend, ma devo dire che li seguo con parsimonia e solo se hanno un senso; cerco di discostarmi dai trend frivoli – e che con contribuiscono ad un miglioramento – o che comunque si allontano troppo dal mondo dell’informazione relativa al make-up. In merito ai prodotti, dietro c’è sempre una grande ricerca – anche generalmente nascono da una semplice esigenza personale; in generale solitamente li provo e se mi trovo bene, realizzo dei contenuti per farli conoscere anche alla mia community.

Una Bibbia che da formato social è diventata un libro: Tutti i trucchi del make-up. È un sogno che si avvera o non ci avevi mai pensato? 

È un progetto che ho sempre voluto realizzare. Durante il mio percorso in Accademia mi è capitato molte volte di avere libri di make-up tra le mani e mi sono accorta che erano sempre volumi complicati per una persona alle prime armi – o che volesse semplicemente approcciarsi a quel mondo. Quindi sognavo un libro che potesse essere alla portata di tutti. E poi è arrivata la proposta di Mondadori. Nel mio profilo social ci sono ormai video su ogni argomento, ma mi rendevo conto che spesso erano difficili da reperire quindi il libro mi ha permesso di raccogliere tutto in un manuale che ti insegna a truccarti dalla A alla Z, in modo semplice. All’interno ci sono sia tecniche base sia più avanzate per salire, piano piano, di livello.

Beatrice Gherardini libro

Foto: Ufficio stampa

Nel 2019 hai affrontato quello che per molti è il nemico numero uno: l’acne. Hai raccontato che, in quel periodo, sotto ad alcune foto sono comparsi anche commenti poco piacevoli. Come hai reagito a quei commenti?

Nel 2019 ho iniziato ad avere l’acne per un problema di squilibri ormonali, quindi già facevo i video con gli sfoghi sul viso. All’inizio non è stato facile perché non ero abituata a vedermi così e avevo paura del giudizio degli altri. Infatti molte volte è capitato di ritrovarmi commenti spiacevoli sotto ai post come persone che mi scriveva “Ecco tu parli di skincare ma hai la pelle così”, “Vedi che a truccarti tanto in realtà ti fai solo del male”. Se prima registrare i miei contenuti era un modo per “sfuggire” dalla realtà, in quel periodo ho faticato perché mi trovavo continuamente persone che mi mettessero di fronte ai miei difetti. Però ad oggi lo rifarei perché per me è stato un processo per accettarmi di più e per imparare a non dar peso al giudizio degli altri. Perché un giudizio diventa importante solo quando noi decidiamo di dargli importanza.

E che ruolo ha avuto il make-up in quel momento?

In quel momento di difficoltà, il make-up è stato come un amico che mi ha aiutato ad accettare il processo dell’acne. Se non ci fosse stato il fondotinta o il correttore non sarei riuscita ad accettare la mia pelle. Questi prodotti mi aiutavano a nascondere un po’ e a vivere una vita normale; poi, piano piano, ho imparato ad accettare la condizione della mia pelle: all’inizio usavo fondotinta pesanti, poi li ho abbandonati a favore di quelli più leggeri anche se l’acne c’era comunque. Sono anche arrivata ad avere la leggerezza di uscire di casa senza fondotinta, anche quando avevo gli sfoghi nel viso.

Nel futuro c’è spazio per un Tutti i trucchi del make-up 2?

Ci ho pensato, ma quest’anno ho altri progetti che richiedono molta attenzione e tempo. Per scrivere il libro ci ho messo sei mesi, quindi sarebbe impegnativo; non posso negare di non averci pensato e chissà in futuro, anche perché avrei già gli argomenti per un capitolo 2. Resta da capire solo quando realizzarlo.

Hai sogni nel cassetto?

Sono molto contenta del mio percorso fino ad oggi, ma per carattere sono una persona che difficilmente si accontenta quindi, dopo il libro, sono già al lavoro su altri progetti che arriveranno entro l’anno. Ma il desiderio più grande sarebbe quello di realizzare una mia linea di prodotti make-up.