Mary Poppins non è più un film adatto a tutti. E neppure un film destinato esclusivamente ai bambini. In Gran Bretagna, la sua classificazione è stata recentemente aggiornata. Dopo sessant’anni dall’uscita del celebre film con Julie Andrews interviene il British Board of Film Classification (BBFC). Da un innocente “film per tutti”, è ora etichettato come “film per minori di 12 anni, ma solo se accompagnati da una persona adulta”. Ma cosa c’è di così controverso in questo amatissimo classico Disney?
WATCH why #MaryPoppins has been changed from U to PG rating for this discriminatory language..
Can you spot it? pic.twitter.com/ImlkbGVnU9
— WhatIfThereWereNoConspiricies™ (@maybeinterestin) February 27, 2024
Mary Poppins non adatto ai bambini: per quale motivo?
La questione centrale sembra essere l’utilizzo del termine “ottentotti” all’interno del film. Questa parola, originariamente usata in riferimento agli spazzacamini con il viso sporco di fuliggine, è stata considerata discriminatoria dal BBFC. Questa decisione ha sollevato interrogativi fondamentali sul modo in cui il linguaggio e le rappresentazioni nel cinema dovrebbero essere valutati e interpretati nel contesto attuale. Tuttavia, questa revisione solleva anche interrogativi più ampi sulla revisione storica e il rischio di cadere nell’eccesso di revisionismo. Ma la questione di Mary Poppins è solo la punta dell’iceberg. Alcuni cortometraggi della Disney prodotti durante la Seconda Guerra Mondiale e il dopoguerra hanno attirato critiche per il modo in cui trattano certi temi e personaggi. Esaminiamoli più da vicino:
Der Fuehrer’s Face (1943) propaganda di Paperino al servizio di Hitler
In questo cortometraggio vincitore di un Premio Oscar, vediamo Paperino alle prese con la dura vita della recluta nell’esercito del Reich. Tra spolette da montare al grido di “Heil Hitler” e passaggi del Mein Kampf da imparare a memoria, il papero si ritrova in un’America delirante di stelle e strisce dopo essere scampato a una realtà distorta.
Ti sogno California (1945): l’America selvaggia attraverso gli occhi di Pippo
Pippo ci porta in un viaggio attraverso l’America selvaggia dei pionieri, con carovane attaccate da indiani e un’interpretazione macchiettistica della conquista del West. Ma l’uragano finale che spazza via tutto ci porta a riflettere sulle conseguenze di queste rappresentazioni.
Un regalo per Paperina (1946): l’oscuro regalo di Paperino
In questo cortometraggio, Paperino si imbarca in una bizzarra missione per regalare una pelliccia a Paperina. Per il regalo all’amata il protagonista sacrifica un cucciolo di orso nel processo. Una rappresentazione oscena di un’epoca meno sensibile.
Domani a dieta! (1951):la lotta di Pippo contro la bilancia
George Geef, alter ego anni ’50 di Pippo, combatte una battaglia con una bilancia intelligente, affrontando il tema delicato della pressione sociale e della lotta contro il peso.
Vietato fumare (1951): il vizio di Pippo sotto accusa
Pippo lotta contro il vizio del fumo in un cortometraggio che affronta il tema del tabagismo in modo sorprendentemente diretto, esplorando situazioni storiche e proverbiali.
La decisione del BBFC su Mary Poppins ha sollevato importanti questioni sul modo in cui valutiamo e interpretiamo il cinema nel contesto attuale. È fondamentale trovare un equilibrio tra sensibilità culturale e rispetto per il patrimonio culturale, garantendo che le opere possano essere apprezzate e comprese nel loro pieno significato senza cadere nell’eccesso di revisionismo o nella censura.
Cinque Topolino uniche per i 100 anni Disney