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Ermal Meta torna con “Buona Fortuna”, il suo nuovo disco di inediti con un nome molto speciale | L’INTERVISTA

Il cantautore torna il 3 maggio con un nuovo album, Buona Fortuna. Questa è solo una delle novità che lo riguardano.

di Francesca Binfarè | 29 Aprile 2024
Foto: Nicolò De March

Bentornato Ermal Meta, bentornato con un nuovo disco. Il cantautore si ripresenta al suo pubblico con molte novità: nuove canzoni, la conduzione del Concerto del 1° maggio al Circo Massimo di Roma, un tour estivo che già gli accende entusiasmo negli occhi. Su tutto, l’imminente paternità. Ne abbiamo parlato in occasione della presentazione dell’album Buona Fortuna.

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Ermal Meta, in arrivo il nuovo disco: l’intervista

Un disco di inediti, un augurio, la parola fortuna declinata in molti dei suoi significati: tra legami e memorie, com’è questo album?

È proprio un album di memorie. A giugno io e Chiara diventeremo genitori, mi dicono tutti che dimenticherò cosa sto provando in questi mesi nel momento in cui nostra figlia nascerà. Io però non voglio dimenticare, e quando sarà più grande e ascolterà queste canzoni voglio farle capire cosa sto provando adesso. Sono memorie future e anche passate. Questo è un album fotografico, 12 foto in musica, 12 fili (quelli rappresentati in copertina), 12 sogni, 12 mondi immaginati o reali.

Fortuna sarà il nome della vostra bambina?

Sì. Stavo lavorando a una delle canzoni, Ironica. Stavo scrivendo “non avere paura anche se qualcosa ti stringe la gola”. Chiara, che ha un intuito interessante perché è al di fuori delle logiche di chi scrive canzoni, mi ha fatto notare che forse sarebbe servito qualcosa di diverso a quel punto del testo. Mi ha detto che nella vita c’è anche una cosa che si chiama fortuna. Cantando questa frase ho pensato “Se fosse una femmina vorrei chiamarla Fortuna”. Lo stesso pensiero l’ha avuto Chiara.

Cos’è per te la fortuna?

È qualcosa per cui si fa un lavoro quotidiano, per questo si dice costruire la tua fortuna. Il caso non dipende dalla tua volontà, la fortuna sì. Il caso vola, la fortuna è più lenta, cammina. Quando arriva devi legarla a dei fili per portarla con te.

Questo è il tuo quinto disco, cos’ha di diverso dai precedenti?

Per scriverlo ho compiuto un viaggio dentro di me come mai avevo fatto. Ogni artista dice che l’ultimo lavoro è più speciale degli altri e forse anche io sono caduto in questo cliché, ma è qualcosa che non so descrivere diversamente. È un’euforia congelata, un’esplosione in attesa che succeda quello che sta per accadere. Con la scrittura del romanzo (Domani e per sempre, nda), il cambio di management e di etichetta e tante altre cose che sono successe (lo stress mi ha provato fisicamente) sembrava che fossi lontano dalla musica, ma non è vero: io se non sono ispirato non scrivo. Molte canzoni sono nate di getto, e ho ritrovato una certa semplicità nella costruzione musicale.

Ermal Meta
Foto: Ufficio stampa

Cosa invece ti sei portato dietro dai primi dischi?

La gratitudine per la musica. Mi ha salvato dagli attacchi di panico, dalla rabbia che avevo dentro. Con La fame di Camilla (la sua storica band, nda) eravamo poveri in canna ma facevamo 160 concerti all’anno, poi la musica mi ha fatto guadagnare. Le mie canzoni non sono mai tristi proprio per tutto quello che le devo, al massimo c’è malinconia. Il bagaglio che porto con me è questo, poi segui la bussola della vita e ti dirigi altrove.

Ci sono due collaborazioni nel disco, ce ne parli?

Alcune canzoni hanno bisogno di qualcuno, di un’altra storia. Per Io e te ho pensato a Levante, che porta nella voce il suo meraviglioso carattere musicale. Sa essere leggera e forte contemporaneamente. Il risultato è una canzone con pochi suoni, bastano le nostre voci e il modo in cui si fondono. Per Jake La Furia è stata la stessa cosa. Non mi piaceva la strofa di Male più non fare, la canzone ha richiesto la presenza di qualcun altro. Ho chiamato Jake, gli è piaciuta, l’abbiamo fatta insieme. Lui ha una capacità di scrittura impressionante. I nostri generi musicali sono distanti ma l’intenzione no.

Il 13 luglio parte il tour.

Potrebbe esserci una data precedente. Non vedo l’ora, la mia band è un’altra famiglia per me. La musica ha il potere immenso di far divertire.

Presenterai con Noemi il Concerto del 1° maggio a Roma, come ti senti?

Sarà un grande onore e sotto certi aspetti sarà anche complicato, ma siamo comunque nell’ambito musicale che è il mio. Sarà una festa con grandi artisti, canteremo anche io e Noemi.

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