Il regista si racconta ad “Un giorno da pecora”
Dopo le interviste rilasciate da dieci ragazze ai microfoni de “Le Iene”, il regista Fausto Brizzi è stato travolto dal polverone che lo accusa di molestie. In seguito alle numerose critiche ricevute, la moglie di Brizzi è intervenuta sulla questione. Ora, a prendere parola è un altro regista: Paolo Genovese.
“Cosa ne penso della vicenda di Fausto Brizzi? Sono profondamente addolorato da tante questioni e soprattutto da come è stata trattata questa vicenda. Trovo che la molestia sia un reato gravissimo che va pulito in maniera assoluta, trovo giusto anche l’indagine giornalistica che denuncia ma non sono d’accordo sulla deriva gossippara che ha preso questo fenomeno e sul lancio mediatico di pomodori”, spiega ad “Un Giorno da Pecora”.
Fausto Brizzi al centro della bufera per molestie |LEGGI
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Fausto Brizzi: ora parlano la moglie e Vincenzo Salemme |LEGGI
Al programma di Rai Radio1 condotto da Giorgio Lauro e Geppi Cucciari, prosegue dicendo: “Ad un certo punto, questa cosa che è molto delicata va consegnata alle autorità competenti, bisogna aver un rispetto enorme per questa cosa, sia per chi denuncia, sia per chi viene denunciato. Bisogna fare molta attenzione, sono ipotesi di reato e come tali vanno trattate”.
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Poi la domanda: “Secondo lei, questo tipo di molestie sono legate solo al mondo del cinema?”. Paolo Genovese risponde: “Il discorso della prevaricazione, del ruolo, di un personaggio rispetto ad un sottoposto, sia uomo o donna, c’è in qualunque contesto. Sono cose che possono esser denunciate, se un giornalista serio fa un’inchiesta, ma poi questa va messa in mano alla magistratura e alle autorità competenti. Al di là che poi la legislazione italiana è follia” Infine conclude: “Ha questo limite dei 6 mesi per la possibilità di denuncia, di cui non ero a conoscenza”.