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Thegiornalisti, Tommaso Paradiso e l’età della maturità: “Mi sento libero”

Il leader della band si racconta a Rumors e parla di “Love” “Love” è nell’aria: il nuovo album di Thegiornalisti è arrivato, disponibile in cd, vinile e nei digital store. Sbarco in grande stile per la band di Tommaso Paradiso, Marco Antonio Musella e Marco Primavera, non più rivelazione ma certezza della musica italiana. Basta […]

di Redazione di Rumors.it | 23 Settembre 2018
Foto: Alessandro Degli Angioli

Il leader della band si racconta a Rumors e parla di “Love”

“Love” è nell’aria: il nuovo album di Thegiornalisti è arrivato, disponibile in cd, vinile e nei digital store. Sbarco in grande stile per la band di Tommaso Paradiso, Marco Antonio Musella e Marco Primavera, non più rivelazione ma certezza della musica italiana. Basta scorrere qualche titolo delle loro canzoni e accorgersi che le abbiamo tutte nelle orecchie: “Riccione”, “Completamente”, “Pamplona” di Fabri Fibra con il featuring di Thegiornalisti, fino alle nuove “Questa nostra stupida canzone d’amore” e “Felicità puttana”.

Tommaso Paradiso, 35 anni, leader e frontman della band, si racconta ai microfoni di Rumors.it.

Come definisci i Thegiornalisti?

I Thegiornalisti non sono ben inquadrabili da sempre, credo. La scrittura del nostro primo disco era come quella di adesso. I nostri primi brani erano pop, sembravano indie perché erano realizzati con due chitarre; erano canzoni che magari potevano avere un potenziale più ampio di quello che hanno avuto, potevano essere più popolari ma con i primi due album (“Vol. 1” e “Vecchio”, nda) forse un po’ ti vergogni e ti infili l’etichetta di indie, per non entrare nel pop grosso.

Foto: Carolina Amoretti

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Oggi i Thegiornalisti sono nel “pop grosso”…

Adesso sono più consapevole di ciò che faccio e mi sento molto più libero di poterlo fare. Non penso alle radio, al pubblico del presente e del futuro, ma a me e a quello che voglio scrivere. Non sento la pressione del dover fare un successo, scrivere è un momento veramente privato che ho con me stesso. “Love” è nato dalla libertà totale. Io amo stare nella mia comfort zone, ma non nella musica.

Comfort zone nel quotidiano?

Vado sempre nello stesso ristorante e nello stesso bar, però per quanto si può cerco di sorprendere il pubblico quando ascolta i nostri dischi. Mi piace cambiare sempre.

Hai definito la parola “Love” come il massimo del pop

Pop significa popolare e infatti amo descrivere la normalità. C’è molta semplicità nei miei testi, racconto il mondo che conosco.

Foto: Francesco Prandoni

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Cosa influenza la tua scrittura?

Al 95% il cinema. Sono più appassionato di quello che di musica. A volte immagino tutto come in un film, anche il fatto di essere qui a fare interviste. Per spiegare la potenza del cinema: non riuscivo a chiudere “Felicità puttana”, non mi veniva la seconda strofa. Ho visto in tv il trailer di “Loro”, il film di Sorrentino, e mi sono sbloccato. Il mio testo non c’entrava niente con il film, ma quelle immagini mi hanno dato il ‘la’.

Anche la tv ti influenza. “Dr. House” è il protagonista di un brano che porta il suo nome

Dr. House è proprio lui, o meglio è Hugh Laurie che lo interpreta. Ho visto la serie quattro volte, tutta. “Tu non puoi non esistere”, gli ho detto nella canzone, perché mi sono innamorato di questo personaggio. Mi piacerebbe che nel mondo ci fossero dei diagnosti come lui, che in un’ora ti dice che cos’hai.

Non scrivi mai canzoni politiche, perché?

Paolo Sorrentino dice che non vedremo mai un cellulare in un suo film perché è brutto, non gli piace. Io non metto la politica nei miei testi per la stessa ragione, la trovo un elemento intrusivo. Non mi verrebbe da cantare a squarciagola una canzone politica, né al bagno né stadio. Non mi suona.

 

Foto: Carolina Amoretti

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Dove canti a squarciagola?

In macchina, l’unico mezzo di trasporto davvero intimo perché la condividi con gli affetti e ci ascolti collettivamente le canzoni. Cantandole a squarciagola.

Perché nel 2009 sono nati i Thegiornalisti?

Li ho creati perché volevo ascoltare canzoni come quelle che facciamo. Mi piaceva altra musica, ovviamente, ma non trovavo l’unione tra la parte cantautorale italiana e un sound che strizzasse l’occhio al mondo anglosassone come la intendevo io. Ancora adesso su Spotify ascolto Thegiornalisti (ride, nda). E i Coldplay, la mia band di riferimento.

Ti aspettavi tutto questo successo?

No, io non mi aspetto mai niente. Io sono come i calciatori che alle interviste rispondono che si allenano tutti i giorni, poi a fine anno parlerà la classifica. Io faccio così, penso a lavorare.

Cambiamo domanda: come ti spieghi il vostro successo?

Evidentemente scrivo canzoni belle.

Francesca Binfarè

Foto: Carolina Amoretti

Ecco tutte le date del LOVE TOUR: 

19 ottobre 2018 – Vigevano @Arena (data zero) SOLD OUT
21 ottobre 2018 – Torino @ PalaAlpitour
23 ottobre 2018 – Casalecchio di Reno (BO) @ Unipol Arena
24 ottobre 2018 – Firenze @ Nelson Mandela Forum  SOLD OUT
27 ottobre 2018 – Roma @ PalaLottomatica SOLD OUT
28 ottobre 2018 – Roma @ PalaLottomatica SOLD OUT
31 ottobre 2018 – Bari @ Palaflorio SOLD OUT
2 novembre 2018 – Bari @ Palaflorio SOLD OUT
3 novembre 2018 – Napoli @ Palapartenope SOLD OUT
8 novembre 2018 – Genova @ RDS Stadium
10 novembre 2018 – Padova @ Kioene Arena  SOLD OUT
11 novembre 2018 – Montichiari (BS) @ PalaGeorge
18 novembre 2018 – Milano @ Mediolanum Forum SOLD OUT
19 novembre 2018 – Milano @ Mediolanum Forum SOLD OUT
21 novembre 2018 – Roma @ PalaLottomatica SOLD OUT