Un dettaglio della controversia non è piaciuto alla Minogue
Kylie Jenner nel 2014 ha provato a porre il copyright sul proprio nome, in modo da essere “l’unica” Kylie. E a noi comuni mortali fa già ridere così. Ma il fatto che Kylie Minogue, omonima della star del reality, abbia addirittura intentato una causa legale contro la giovane ragazza rende tutto ancora più comico. La cantante, che tra l’altro ha esordito nel 1988 con un album che ha proprio questo nome, ha infatti messo in campo una squadra di avvocati. Il motivo? Teme che il nome ‘Kylie’ venga snaturato.
Il giudice ha dato ragione alla Minogue, anche per il fatto che quest’ultima possiede il trademark su più servizi di intrattenimento e dischi e possiede un dominio con questo nome dal 1996, quando la Jenner non era ancora nemmeno nata. Durante la controversia, i legali della Minogue hanno accusato la Jenner di esibizionismo, appoggiando l’assistita che è sempre stata un’attivista e icona nella lotta contro il cancro. Le polemiche spesso suscitate dalla Jenner su Instagram hanno senz’altro volto a loro favore.
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Foto: Instagram
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Altro punto a sfavore della piccola di casa Kardashian-Jenner è stato il fatto che, nel reality riguardante la sua famiglia, Kylie occupa una posizione secondaria rispetto alle sorelle Kim, Khloé e Kourtney. E proprio questo non è piaciuto alla Minogue, che ne ha parlato durante un’intervista: “Ero così arrabbiata quando ho sentito che era stata definita ‘una personalità secondaria’! Ho chiesto chi l’avesse detto, e quello che mi sono sentita rispondere è stato ‘l’ha detto l’avvocato'”.
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La Minogue ha poi rivelato cos’ha pensato appena ha saputo che la Jenner voleva porre il copyright sul nome Kylie: “Per prima cosa ho pensato ‘ma dai, questo è un problema’. Non volevo ci fosse alcun problema, ma la situazione andava risolta… ed è andata bene, posso dire”. La richiesta di appello per rivedere la sentenza, mossa dalla Jenner, è stata infatti definitivamente respinta.
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